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Cronaca Castrignano de' Greci

Gli nega l’amicizia su fb e lui la minaccia: “Ti sfregio con l’acido”. Chiesto processo per stalker

Si discuterà il 21 ottobre, l’udienza preliminare nei riguardi del 36enne originario di Castrignano de' Greci, accusato di aver inviato numerosi messaggi di morte a una giovane del Leccese di cui si era invaghito

CASTRIGNANO DE' GRECI - E’ stato chiesto il processo per  Antonio D’Autilia, 36 anni, originario di Castrignano de' Greci, residente a Wallisellen (in Svizzera), accusato di aver inviato numerosi messaggi di morte, dal luglio del 2019, a una giovane del Leccese di cui si era invaghito, navigando in rete, dopo che questa aveva ignorato le sua richieste di amicizia sui social.

La richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura sarà discussa il 21 ottobre dinanzi al giudice Sergio Tosi e, durante l’udienza preliminare, l’imputato avrà facoltà di chiedere, attraverso l’avvocato difensore Dimitry Conte, un rito speciale (patteggiamento o abbreviato) per ottenere uno sconto della pena. Una possibilità questa tutt’altro che remota, in ragione della confessione resa in sede di interrogatorio di garanzia.

Arrestato dai poliziotti svizzeri, lo scorso luglio, fu accompagnato nel carcere di Milano, e qui, in video conferenza davanti alla giudice Simona Panzera, ammise gli addebiti, mostrandosi pentito e chiedendo scusa alla vittima. Raccontò pure di avere bisogno di un aiuto psicologico, perché stava vivendo un periodo molto difficile, legato soprattutto alla perdita del posto di lavoro. Ora si trova nel carcere di Lecce, ma auspica di poter tornare in Svizzera e seguire un percorso in una struttura specializzata.

 “L’acido in faccia ti butto, non mollerò finché non ti avrò fatto quello che voglio… Hai ancora tre settimane di vita, godile finché puoi perché ho già il tuo indirizzo dove abiti e dove lavori… Ho anche l’indirizzo del tuo gay (il fidanzato, ndr.) , a lui vado a prenderlo per prima, lo farò a pezzi e la sua carne la venderò al macello”: è questo uno dei numerosi messaggi finiti all’attenzione del pubblico ministero Luigi Mastroniani, dopo le denunce sporte in questi anni dalla malcapitata. Oltre ai suoi profili facebook e whatsapp, D’Autilia avrebbe inviato messaggi con minacce di morte, accompagnati da video e foto dal contenuto macabro e violento, anche a quelli della sorella, della cugina, del fidanzato e di tre amiche. Questo l’avvertimento: non appena rientrato a Castrignano de' Greci per le vacanze estive, l’avrebbe rintracciata, seviziata, violentata, sfregiata e uccisa.

Dopo essere stato più volte bannato, l’uomo aveva creato altri profili per inviare ulteriori messaggi inquietanti, del tipo: “Più dispetti fai, più ospedale ti aspetta tu e quel gay che ti sta accanto; quante sberle ti aspettano; io mi farò un paio di mesi e sarò libero, tu invece sotto terra vuoi fare quel gioco facciamolo, due sberle sono meglio che stare sotto terra credimi; tua sorella si farà un paio di mesi in ospedale, questo succede quando giochi con le persone sbagliate nessuno le può aiutare; dovevo stare in carcere o sotto terra, se oggi sono libero e vivo è perché so come si gioca e come si sopravvive; la tua carne mi mangio cruda; l’acido in faccia ti butto; tu sei morta; ti cancello dalla faccia della terra; vi seppellisco vivi, poi vedrai che mi sono fatto i soldi con i vostri organi”.

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