rotate-mobile
Cronaca

Se andare in bici in città diventa una sfida. Presentato il dossier dei ciclisti

Individuati tredici punti critici nel dossier del gruppo #SalvaicilistiLecce: per ciascuno proposta una soluzione. Le condizioni della segnaletica e le continue interruzioni delle piste sono i nodi più urgenti da affrontare in tema di sicurezza

LECCE – Sono tredici i punti critici per la mobilità ciclistica che emergono nel dossier che il gruppo #SalvaicilistiLecce ha presentato questa mattina. A dire il vero gli appassionati dei pedali avrebbero voluto consegnare il “libro bianco” nelle mani degli assessori Pasqualini (Mobilità) e Messuti (Lavori pubblici), ma ieri i due esponenti della giunta hanno declinato l’invito. Per loro era prevista anche una prova sul campo: in sella alle bici avrebbero dovuto constatare tutte le note dolenti messe in evidenza nel dossier.

Il gruppo di cicloamatori ha individuato le zone della città che presentano i problemi maggiori per quanto riguarda la sicurezza di chi sceglie le due ruote per muoversi: uno di questi riguarda al segnaletica, sia orizzontale che verticale, quasi completamente da rifare: un altro la continuità tra le piste ciclabili, che spesso si interrompono lasciando i ciclisti nella totale confusione. L’appuntamento di questa mattina è partito da piazza dei Partigiani, uno dei siti incriminati: poco distante, la rotatoria tra viale Aldo Moro e via Benedetto Croce, una delle tante della città. I dati dicono che un incidente su quattro in prossimità di una rotatoria coinvolge i ciclisti. Ecco perché sarebbe necessario, sostiene il gruppo promotore, realizzare una pista ciclabile lungo la circonferenza.

Altra misura molto efficace in tema di sicurezza è la cosiddetta “casa avanzata”, in uso in molti stati europei: si tratta di una zona di rispetto, a ridosso dei semafori, dove le bici possono attendere l’accensione del verde, senza dover fare slalom tra auto e tubi di scappamento. Per sfuggire alle emissioni, infatti, i ciclisti sono istintivamente portati a superare la file e arrivare, praticamente, sull’incrocio.

(Consulta e scarica il dossier_pdf)

“Se la città di Lecce vuole davvero competere con le altre città d’Italia per lo scettro di capitale europea della cultura nel 2019 – ha commentato Enrico Melissano, portavoce di #SalvaicilistiLecce, lo deve fare soprattutto perseguendo un modello di città che faciliti il confronto tra le persone, una città fatta di piazze dove incontrarsi e strade da precorrere da percorrere senza la paura di morire al solo semplice attraversamento pedonale, strade dove ritornare, da dove guardare le opere della natura e dell’uomo. Questa è la vera sfida che il Comune di Lecce deve vincere, questa è l’(e)utopia da realizzare: portare a livelli tollerabili la maleducazione, il malcostume, l’arroganza, l’ignoranza e la fretta. E tornare a guardare il bello”. Ora che il dossier è stato presentato, Pasqualini e Messuti, hanno materiale su cui riflettere: alla disponibilità al confronto, ribadita ieri, dovrebbe seguire ora un tavolo tecnico.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Se andare in bici in città diventa una sfida. Presentato il dossier dei ciclisti

LeccePrima è in caricamento