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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Droga: 36 arresti tra Italia, Albania, Grecia e Belgio

Conclusa l'operazione antidroga coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce che ha portato a 36 ordinanze di custodia cautelare in carcere, eseguite in Italia, Albania, Grecia e Belgio

LECCE - Il Salento crocevia di traffico internazionale di droga. Eroina prodotta in medio oriente, Afghanistan e Macedonia, e marijuana, in Albania, stupefacente che attraverso il canale d'Otranto giungeva sulle coste salentine per poi viaggiare, via terra, fino in Sicilia. Parte della droga, ovviamente, restava in provincia di Lecce, a rinfoltire il mercato locale.

Si spiegano così, i ritrovamenti, periodici, di ingenti quantità di marijuana a ridosso dei litorali, droga che veniva abbandonata dai trafficanti, a volte insieme agli scafi, quando sentivano il fiato sul collo delle forze dell'ordine. Ma lo stupefacente, come ha spiegato questa mattina nella conferenza stampa il procuratore capo Cataldo Motta, presente anche la procuratrice generale d'Albania, Ina Rama, viaggiava anche con auto e Tir che si imbarcavano sui traghetti di linea verso l'Italia. Determinanti, nel corso delle indagini, le intercettazioni telefoniche.

L'operazione antidroga denominata "Sunrise", coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, ma che ha visto la collaborazione di polizia internazionale - fondamentale il contributo della Procura albanese - ha portato dunque a 36 ordinanze di custodia cautelare in carcere, eseguite in Italia, Albania, Grecia e Belgio. Tra gli arrestai, la maggior parte albanesi, un salentino, Maurizio Cannoletta, 46 anni, di Lizzanello, e Eduart Premtay, albanese di Valona ma da an-ni di casa in quel di San Donato.

L'indagine, avviata a marzo del 2005 e condotta dalla Guardia di finanza di Lecce, è stata portata a termine, come detto, in collaborazione con gli investigatori dei Paesi coinvolti nell'operazione antidroga di polizia internazionale. Proprio nel 2005, tutto parte da un grosso ritrovamento di marijuana, 274 chili, dalle parti di Punta Palascia, a Otranto, nel punto più a Est d'Italia. E siamo già in piena estate: il primo agosto, questa volta a Conca Specchiulla, i militari della Fiamme gialle trovano 167 chili sempre di marijuana.

Siamo a gennaio del 2006, e sul litorale di Frigole, ecco arrivare dal mare altri 351 chilogrammi della stessa sostanza, sempre ben impa-chettata e custodita nei borsoni. E poi sul litorale questa volta brindisino, a Torre San Gennaro, 12 settembre del 2006, ancora 275 chili di "maria". A ottobre, sempre dello stesso anno, 217 chili a San Cataldo. Poi, l'eroina, 4 chili e mezzo, a Villa San Giovanni, a Reggio Calabra; altri 5 chili e mezzo a Trani, in provincia di Bari.

Gli investigatori hanno così segnato la mappa del traffico di stupefacente con a capo l'organizzazione, composta prevalentemente da cittadini albanesi. Avrebbero pertanto importato in Italia, grazie proprio a sbarchi sulle coste del Salento, ma non solo, le ingenti quantitativi di droga. Nel corso delle indagini, quindi, sono state complessivamente sequestrate 1 tonnellata e 300 chili di marijuana, 10 chili di eroina, mentre i trafficanti avrebbero importato almeno un'altra tonnellata e mezza di marijuana.

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