PONTE CIOLO (Gagliano del Capo) - La sorpresa c'era, ed è arrivata all'alba di questa mattina. Un enorme quantitativo di sostanza stupefacente è stato, infatti, rinvenuto dai carabinieri della compagnia di Tricase, sulle coste del Basso Salento, assieme agli uomini della Guardia di finanza della sezione operativa navale di Otranto. Su una delle scogliere a picco della località "Ponte Ciolo", che svetta sulla piccola baia della marina adriatica, i militari hanno scoperto un totale di 550 chilogrammi di marijuana.

Intorno alle sei, i militari delle "fiamme gialle" , durante l'attività di pattugliamento nel Canale d'Otranto, hanno scorto un gommone oceanico, lungo 7 metri e dotato di un potente motore da 225 cv. Gli individui che lo conducevano, alla vista dei finanzieri, si sono immediatamente dileguati, abbandonando 9 borse in tela resistente, contententi 200 chilogrammi di stupefacente, di probabile importazione albanese. Il gommone e l’ingente quantitativo di sostanza stupefacente sono stati sottoposti sotto sequestro. Contemporaneamente, sono giunti sul luogo anche i carabinieri della compagnia di Tricase, assieme ad un pescatore che, dopo aver assisstito all'arrivo del natante, ha allertato i militari dell'Arma.

Le forze dell'ordine conoscono bene  la zona, luogo ideale di sbarchi di extracomunitari e, sempre più spesso, utilizzata per i carichi di partitae di droga, che giungono dall'Albania. Ed infatti, giunti sul posto, i militari hanno rinvenuto ulteriori 12 borse, occultate tra le rocce, ad una manciata di metri dal mare. All'interno di ognuna di esse, circa 30 chilogrammi di marijuana, perfettamente sigillata per affrontare la traversata dell'Adriatico a bordo di uno scafo, per un totale di altri 350 chili di droga, che si sono sommati ai 200 scoperti dalle "fiamme gialle".

Il carico, destinato forse alla malavita locale o in transito per altre destinazioni, è stato recuperato. I militari si sono messi subito alla ricerca dei responsabili, fuggiti nei dintorni del borgo marittimo. Non si tratta certo del primo sbarco di stupefacenti, ma l'impressionante quantitativo intercettato all'alba di questa mattina ha costretto la Direzione distrettuale antimafia ad intervenire per il coordinamento dell'attività investigativa.