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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Uno svaligia bar dell’ex datore, l’altro inseguito dal proprietario di casa: due ladri nei guai

Due arresti in poche ore, in città. Un 28enne indiano e un 37enne leccese acciuffati dagli agenti delle volanti

LECCE  - Due ladri in manette, in città, nel giro di poche ore. E’ accaduto tra la tarda serata di ieri e la notte, quando gli agenti delle volanti hanno arrestato Gabriele Scorrano, leccese di 37 anni e Bhagwana Ram Didariya, un 28enne di nazionalità indiana, sono finiti nei guai. Il primo è stato fermato in via de’ Ferrari, dopo un tentato furto in una casa nella vicina via Tricarico. E’ stato lo stesso proprietario, che in quel momento aveva per le mani il cellulare, a notare la scena. Il 37enne, noto alle forze dell’ordine per diversi altri precedenti legati sempre ai furti, ha scavalcato un alto muro di cinta dell’appartamento, ma si è ritrovato davanti il malcapitato proprietario. Il ladro si è dato immediatamente alla fuga, montando in sella a una bici.

Ma il titolare della casa, senza perdersi d’animo, lo ha inseguito a piedi, con telefono in mano, collegato con la sala operativa della questura. I poliziotti, sempre in collegamento telefonico, hanno cercato di percorrere il senso opposto a quello del ladro, per bloccargli il passaggio. E così è stato. L’uomo è stato acciuffato e accompagnato in questura per poi essere arrestato. Poche ore dopo, un altro intervento.

_LUC7786-11Tutto è cominciato intorno alle 3, quando al proprietario del bar e ristorante “Alex”  all’interno del circolo tennis nel centro di Lecce, a ridosso di Porta Napoli, è giunta una notifica di sabotaggio. Il titolare, anche considerata l’ora, ha pensato che si trattasse dei dipendenti, alle prese con la chiusura del locale. Ma dopo un paio di ore, ormai l’alba, è arrivato un altro sms. Tramite le videocamere collegate direttamente allo smartphone, il ristoratore ha notato un individuo all’interno del locale e allertato subito le forze dell’ordine.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri, per competenza territoriale, e con loro anche agenti di polizia si trovavano nei paraggi. Tutto s'è svolto in in costante collegamento e in collaborazione con i militari dell’Arma. Carabinieri e polizia hanno notata la porta del caffè visibilmente forzata, così alcuni hanno cinturato l'area per evitare fughe e altri sono entrati. 

Per terra, oltre a residui di cibo e bottiglie vuote, anche il registratore di cassa forzato: mancavano 80 euro. In un angolo, il 28enne di origini indiane che, vistosi scoperto, è fuggito, tentando di scavalcare il muro perimetrale che confina con l'ex stadio "Carlo Pranzo" (oggi parcheggio in via di ristrutturazione, tanto che si trova un cantiere), ma senza riuscirvi per la presenza delle pattuglie al di sotto. Così ha deciso di nascondersi in un cespuglio. A scovarlo è stato un militare.

Fermato immediatamente e condotto in questura per procedere all'arresto congiunto, è stato poi riconosciuto dal proprietario del ristorante come suo ex dipendente, licenziato in passato proprio in quanto autore diversi furti (tutti nelle ore notturne, e per circa un mese), che l’uomo non ha voluto denunciare perché di piccola entità. Entrambi i ladri sono stati ristretti al regime degli arresti domiciliari al termine delle formalità di rito, su disposizione del pubblico ministero di turno, Donatina Buffelli.

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