Due auto arse dal fuoco. Il mistero dei roghi nella zona di Torre Chianca
Nella notte un vigilante ha segnalato un veicolo in fiamme nella marina leccese. Non è rimasto nulla e non si comprende nemmeno i modello. Non è la prima volta che in zona avvengono fatti analoghi. Indaga la polizia. Altro veicolo danneggiato a Casarano, sulla via per Supersano
LECCE – Per l’ennesima volta nella notte sono finite in fumo diverse autovetture. E in un caso in particolare, la situazione appare ammantata di un alone di mistero per vari motivi. Il primo, perché non si riesce risalire nemmeno al modello. Le fiamme hanno totalmente divorato un veicolo, lasciando solo un ammasso di lamiere senza forma. Il secondo, perché non è affatto un episodio isolato per quella stessa zona a pochi chilometri da Lecce.
Tutto è avvenuto, infatti, ancora una volta nella marina di Torre Chianca, dove già i residenti sono in allarme per una serie di episodi di microcriminalità, al punto da aver scritto alle autorità, nelle scorse settimane, chiedendo più controlli e garanzie per la sicurezza di tutti, atteso che si sono verificati furti in abitazioni e rapine in attività commerciali.
E’ stata una guardia giurata dell’istituto di vigilanza privata “La Folgore”, durante un pattugliamento nelle zone più interne rispetto alla litoranea, fra Torre Chianca e Spiaggiabella, a notare le fiamme. Il veicolo si trovava in prossimità di via della Donnola, laddove la strada provinciale Frigole-San Cataldo volge in un’ampia curva, nei pressi di una pineta. E non sembra nemmeno una scelta casuale, perché in quel tratto il caseggiato si fa molto più rado e intorno vi sono perlopiù campagne. Tutto s'è quindi consumato lontano da occhi indiscreti.
Sul posto sono intervenuti sia i vigili del fuoco del comando provinciale di Lecce, per spegnere quel rogo che avrebbe potuto pericolosamente estendersi fra la vegetazione, sia gli agenti delle volanti di polizia. Sono stati interessati anche i carabinieri, per cercare di risalire al proprietario dell’autovettura, ma per ora senza alcun esito, tanto più che non sono rimaste tracce nemmeno di targa e telaio.
A ben vedere, non è certo la prima volta che, in zona, ignoti danno fuoco ad autovetture. A metà aprile, nel Parco di Rauccio, quindi a distanza molto breve, la polizia ha rinvenuto una Lancia Delta bruciata all’interno. Era stata rubata a Pulsano, in provincia di Taranto, e forse usata per qualche furto con “spaccata”. E avere premura di distruggere l'abitacolo con il fuoco nasce dal più scontato dei motivi: cancellare ogni impronta e traccia biologica.
Molto diversa e, volendo, più ordinaria la situazione a Casarano, dove intorno alle 2 di notte, è andata a fuoco una Fiat Stilo di un 60enne. L’auto era parcheggiata nelle vicinanze dell’abitazione, lungo la strada per Supersano. Sul posto, i vigili del fuoco del distaccamento di Gallipoli hanno spento le fiamme, ma non sono stati in grado di accertare la natura del rogo. Non c'erano tracce evidenti di liquido infiammabile, né bottiglie o taniche. Le indagini sono affidate ai carabinieri. I militari del Nucleo radiomobile si sono recati sul luogo per prendere visione dei fatti e ascoltare il proprietario.