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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

E il poliziotto scopre e pubblica le memorie inedite di un medico al fronte

Fra i tanti testi, incuriosisce un lavoro di "indagine" di un vero agente che ha scoperto un'avvincente vicenda di un copertinese risalente al 1915-18

La Grande Guerra vista con gli occhi di Oronzo Indellicati, un ufficiale medico in trincea. Le sue annotazioni su slanci eroici e paure di uomini (spesso solo ragazzi) chiamati alle armi, una penna incisiva nel tratteggiare personaggi e paesaggi così lontani dalla sua Copertino, e un anonimo nobile. Un patrimonio di memorie che sarebbe andato perduto per sempre, insieme al suo nome, se un vero poliziotto, con la passione per la storia locale, l’amore per la scrittura e l’esperienza dell’investigazione, non fosse andato a fondo, raccogliendo “prove” sulla veridicità di quel diario e unendole fino a intessere la trama di un’intera esistenza e ricavarne un libro.

Fra i tanti testi presenti in questi giorni presso il Salone internazionale di Torino, incuriosisce e non poco, presso lo stand della Polizia di Stato, questo “Oronzo Indellicati: Miei Ricordi della Guerra Mondiale (1915-1918)”, seconda opera di Andrea Tondo ed edito da Del Grifo. Guagnanese, Tondo è assistente capo in servizio presso Sezione volanti della Questura di Lecce. Uno “sbirro di strada” che nella vita di tutti i giorni insegue i criminali e nei momenti liberi i suoi sogni. Pratica il giornalismo in forma amatoriale e collabora con studiosi salentini, realizzando mostre dal carattere storico-culturale.

“Nei posti più insoliti, sotto il cannoneggiamento del nemico tra sibili, schianti, raffiche di schegge, nello smarrimento e nella confusione più indicibile con gente non ancora medicata, gente dissanguata che muore appena arriva, gente che arriva in barella già morta, Oronzo Indellicati (1880-1949) ha svolto il proprio dovere di servire la Patria, riuscendo a raccogliere in un diario la propria esperienza al fronte, arricchita da decine di fotografie originali scattate nei momenti “rubati” al turbinio della guerra”, si legge nella presentazione.

medico oronzo indellicati in trincea (1917)-2E non solo. Il diario narra lo strazio della vicenda pubblica, la guerra che infiammà e insanguinò l’Europa intera, ma anche la vita più intima, i suoi affetti, con il tormento per la lontananza e poi l’ulteriore amarezza, una volta rientrato dal fronte nel suo amato Salento, quando dovette assistere inerme alla morte della giovane moglie, “vittima anch’essa della grande guerra per le sofferenze patite e per la lotta dei sentimenti tra l’amore per lo sposo e l’amore per la patria”.   

Tondo, in questa raccolta da cui è scaturito il libro, è riuscito a riportare in vita a personaggi che sembrano usciti da un romanzo, eppure così reali, a partire dallo stesso protagonista. Il suo merito, dunque, aver scoperto le vicissitudini di un uomo come Indellicati che, “con un linguaggio semplice e molto coinvolgente […]riesce a tramutare in parole le emozioni e gli stati d’animo” e a “materializzare la sofferenza umana, catapultare il lettore nel combattimento, far vivere la trincea con le sue privazioni, tra la neve e il ghiaccio e sotto il continuo bombardamento”.

E così, il lettore viene catapulato sul campo, fra il sibilo dei proiettili e il fragore delle bombe, in una cronaca di guerra che narra dei “magnifici fantaccini” di “inumani colossi d’acciaio davanti agli invasori del sacro suolo”, ma anche dei momenti di caduta delle motivazioni, “al limite della codardia a Caporetto”.  Rappresentando così “quei soldati già vecchi della guerra e che della guerra sentono tuttora la minaccia che riuscirono a innalzarsi a piccola falange di giganti, di leoni ruggenti salvando l’Italia dal tiranno austriaco”.

foto autore-3Andrea Tondo, nel 2009, ha pubblicato due opuscoli “La Vittoria riprende il volo (Parametro Ed.)”, “Don Giovanni Buccolieri” (Monte Ed.), con reale esordio editoriale nel 2011 con il libro “Dal Giglio dei Borbone al Tricolore d’Italia - La vita di Giovannantonio Tarentini con note di storia salentina tra ‘800 e ‘900 (Ed. Grifo)”, con cui ha già partecipato al Salone Internazionale del Libro di Torino.

Una sorta di “cold case” risolto, proprio come quelli degli investigatori che si dedicano a fatti molto lontani nel tempo, in quel caso nell’epoca risorgimentale tra il Salento e la Campania, seguito ora da ritrovamento dell’inedito diario di guerra di Indellicati, che l’ha spinto, nel 2013, a riesumarlo e a corredarlo, dopo ricerche, delle fotografie scattate al fronte dallo stesso medico. Due anni di indagini, poi la pubblicazione, con introduzione curata da Maria Marcella Rizzo, docente di storia contemporanea all’Università del Salento.

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