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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

E qualcuno volò in piazza Sant'Oronzo

Il giudice di pace di Lecce ha condannato il Comune al risarcimento dei danni causati a un pedone dal pavimento sconnesso. Il basolo, sebbene livellato agli altri masselli, era staccato e traballava

Il giudice di pace ha ritenuto sussistere "la responsabilità della pubblica amministrazione nella causazione del sinistro per omessa manutenzione della strada pubblica". Negligenza che aveva cagionato a un passante la distorsione del piede destro. Pietra dello scandalo, mai termine fu più appropriato, un basolo traballante in piazza Sant'Oronzo, a Lecce.

L'avvocato Anna Maria Aventaggiato, giudice di pace, ha condannato il Comune al risarcimento dei danni poiché il basolo, sebbene fosse livellato agli altri masselli presenti, era da questi staccato e traballava, costituendo quindi una insidia non visibile né prevedibile.

Il giudicante ha condannato l'amministrazione comunale in quanto proprietaria del tratto di strada percorso dallo sfortunato cittadino. Ha rilevato che il Comune non si può ritenere responsabile per violazione dell'obbligo di custodia in virtù del noto orientamento giurisprudenziale che considera impossibile un controllo continuo e completo dell'intera rete stradale. Ma ha riscontrato, il giudice di pace, la violazione del principio del neminem laedere.

L'individuo infortunatosi la sera del novembre 2004, difeso dallo studio dell'avvocato Alfredo Matranga, nel febbraio scorso ha ottenuto il risarcimento di 2.296,38 euro.

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