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Cronaca

Papa Francesco, è sudamericano il nuovo pontefice. La gioia di D'Ambrosio

L'elezione di Jorge Mario Bergoglio salutata con entusiasmo da cattolici e non. L'arcivescovo di Lecce sottolinea, in un messaggio, la "sorpresa di Dio": "La scelta del nome richiamo alla semplicità, alla povertà ed essenzialità"

LECCE - L'"Habemus Papam" pronunciato da Jean-Louis Tauran ha rivelato come nuovo pontefice, uscito dal conclave, il volto argentino del gesuita 76enne, Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, che ha scelto come nome Francesco. È il primo papa sudamericano della storia, che ha salutato i numerosi fedeli in piazza San Pietro, ringraziando il predecessore Benedetto XVI, chiedendo sostegno per il proprio ministero e facendo riferimento costante al binomio "vescovo" e "popolo".

Il 266esimo Pontefice della Chiesa cattolica è stato l'antagonista nel conclave 2005 che elesse Ratzinger, chiedendo prima della quarta e decisiva votazione di non essere scelto. Oggi l'avvicendamento dopo la scelta di Benedetto XVI di dimettersi. Tra i primi commenti, che salutano il nuovo papa quello dell'arcivescovo di Lecce, monsignor Domenico D'Ambrosio, che, in una nota, dichiara: “Anche questa volta e con maggior forza, la sorpresa di Dio, sempre in agguato, ha sconvolto le nostre previsioni".

"L'elezione di Papa Francesco I - afferma - mi convince ancora di più di una certezza che da sempre guida la mia vita e quella dei credenti. Previsioni, sondaggi, scommesse... e alla fine, non quello che tentavano di scegliere gli uomini e gli addetti ai lavori, ma Dio ha scelto il Papa". "E non solo! Così come si è presentato - prosegue - ci dice che la Chiesa sta per diventare ancor più la voce della speranza, che gli ultimi, i poveri, in essa stanno per guadagnare posizioni per occupare i primi posti  da sempre dominio incontrastato di pochi privilegiati".

"La sola scelta del nome 'Francesco' - evidenzia monsignor D'Ambrosio - dice la semplicità, la povertà e l'essenzialità che accompagnerà il ministero del nuovo Vescovo di Roma, la Chiesa, che come ci ha ricordato il Santo Padre, presiede alla carità di tutte le Chiese. Non posso che dire grazie al Signore per questo dono straordinario , ben superiore alle nostre attese e alle scommesse dei boomakers. Per fortuna Dio è imprevedibile, buon per noi che ci arrabattiamo con  le nostre previsioni e i nostri calcoli di giornata”.

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