rotate-mobile
Cronaca

"Emergenza fotovoltaico": la denuncia di "Save Salento"

L'associazione radicale assieme al Forum Ambiente e Salute firmano un documento inviato all'assessore Nicastro in merito al problema fotovoltaico nel Salento: si chiede trasparenza e partecipazione

LECCE - L'associazione radicale "Save Salento - Salviamo il Salento", assieme al Forum Ambiente e Salute, ha stilato in questi giorni un documento che verrà inviato all'assessore regionale all'Ambiente Nicastro, per chiedere una serie di provvedimenti in merito all'emergenza fotovoltaica nel Salento. Nel documento si formulano diverse proposte tra cui il divieto di installazione di impianti fotovoltaici su suolo agricolo, l'abolizione del meccanismo immorale e ricattatorio delle compensazioni in danaro, l'obbligo per i comuni di approntare i Piani Energetici Comunali (PEC) prima di concedere autorizzazioni e, infine, la creazione di una anagrafe pubblica dei progetti industriali di fotovoltaico ed eolico.

"Save Salento" è convinta che nelle province di Lecce, Taranto e Brindisi si stia consumando non solo un attacco al territorio, al paesaggio, alla salute dei cittadini e allo stesso modello di sviluppo avviato dal Salento in questi ultimi anni, "ma una vera e propria strage di legalità e di democrazia". L'ondata speculatoria ha portato un caos tale per cui è lecito dubitare che nessuno ormai, nemmeno a livello provinciale e regionale, possa vantare una precisa ed aggiornata cognizione delle dimensioni quantitative del fenomeno.

L'emergenza fotovoltaica nel Salento, per l'associazione, è "anche emergenza democratica, di carenza di informazione, di dati certi e di coscienza pubblica sul rischio ormai realizzato di depauperamento e compromissione definitiva delle potenzialità del territorio": "Chiediamo - chiariscono dall'associazione - il rispetto della Convenzione di Århus del 1998, che statuisce il diritto all'informazione come presupposto indispensabile della partecipazione dei cittadini alle decisioni sulle questioni ambientali. Veniamo a chiedere dunque l'istituzione dell'anagrafe pubblica dei progetti industriali di eolico e fotovoltaico, per colmare questo deficit di conoscenza e sopperire all'insufficienza delle informazioni pubblicate sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia".

Si chiede di conoscere dettagliatamente la composizione societaria e capitale sociale delle aziende, per poter avere una visione limpida degli iter autorizzativi ed impedire tanto le speculazioni quanto le mediazioni operate in loco da faccendieri al fine di favorire la penetrazione di grosse multinazionali, aventi il know-how per costruire ma non la volontà di portare il tanto decantato benessere occupazionale: "Occorre collegare - precisano - ogni singola autorizzazione ai dati diacronici di tutte le altre autorizzazioni ottenute dalle singole aziende, in modo da comprendere cosa si cela dietro ai passaggi di mano nelle proprietà degli impianti ed evitare ciò che è divenuta prassi: acquisire autorizzazioni per immense distese di specchi, pezzo dopo pezzo, lotto dopo lotto, in modo da aggirare la legislazione sulla valutazione di impatto ambientale".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Emergenza fotovoltaico": la denuncia di "Save Salento"

LeccePrima è in caricamento