Emergenza ulivi, il Tar invia alla Corte Europea il ricorso degli agricoltori
Il giudizio è stato sospeso fino alla pronuncia della Corte di Giustizia Europea che dovrà esprimersi sul piano di abbattimento
LECCE – Il “caso Xylella” approda dinanzi alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Il Tar del Lazio, infatti, chiamato a esprimersi sul ricorso presentato da 21 proprietari terrieri di Torchiarolo contro l'abbattimento degli ulivi nell'ambito dell'emergenza xylella, ha disposto "la rimessione alla Corte di Giustizia dell'Ue delle questioni pregiudiziali affrontate nella motivazione dell'ordinanza" depositata oggi.
Il Tar ha sospeso il giudizio fino alla pronuncia della Corte di Giustizia, e ogni ulteriore decisione, anche in ordine alle spese, è riservata alla pronuncia definitiva. Ciò implica che rimane in vigore l'ordinanza di sospensione dei tagli emessa in fase cautelare per gli ulivi sani che si trovano nel raggio di 100 metri rispetto a quelli infetti. Il Tribunale amministrativo “condivide i dubbi avanzati dagli odierni ricorrenti in ordine alla conformità della Decisione di esecuzione alle richiamate fonti di diritto europeo”. La decisione di esecuzione del 18 maggio scorso è la misura comunitaria che fa da fondamento al decreto ministeriale successivo e ai piani di intervento anti-xylella redatti dall'ex commissario straordinario Giuseppe Silletti.
