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Cronaca

Inchiesta xylella: il presidente Emiliano per due ore dal procuratore Motta

Il governatore pugliese ascoltato come persona offesa. La magistratura leccese ha iscritto dieci persone nel registro degli indagati: tra i reati ipotizzati quello di diffusione di malattia delle piante

LECCE - Un'audizione di due ore e mezzo al termine della quale il procuratore della Repubblica, Cataldo Motta, ha imposto il massimo riserbo.

Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, non ha rilasciato alcuna dichiarazione di merito, limitandosi a salutare gli operatori dell'informazione che lo hanno atteso all'esterno del Tribunale di Lecce .

I due avevano già avuto uno scambio informale presso la prefettura del capoluogo salentino in occasione della conferenza dei servizi sul distretto turistico salentino, il 21 dicembre scorso. Il giorno successivo il governatore aveva quindi chiesto di essere sentito come "persona offesa dal reato e indicare documenti, fonti di prova e argomenti che necessitando di un approfondimento istruttorio" nell'ambito dell'inchiesta aperta dalla magistratura leccese con l'ipotesi di diffusione di malattia delle piante, con riferimento al batterio della xylella fastidiosa e al complesso del disseccamento rapido dell'ulivo. 

In caso di rinvio a giudizio per gli indagati, aveva già annunciato Emiliano quando è stato formalizzato dal procuratore Motta il provvedimento di sequestro preventivo per tutti gli alberi interessati dal cosiddetto "piano Silletti bis", la Regione si dovrebbe costituire parte civile nel procedimento. 

Risultano indagati, oltre allo stesso commissario Giuseppe Silletti, il dirigente dell'Osservatorio fitosanitario della Regione, Silvio Schito e il suo predecessore (da poco in pensione) Antonio Guario, il dirigente del Servizio Agricoltura della Regione, Giuseppe D’Onghia, Giuseppe Blasi del Servizio fitosanitario nazionale, Vito Nicola Savino, dirigente dell’istituto Caramia di Locorotondo, Franco Nigro dell’Ateneo barese, Donato Boscia responsabile dell'Istituto per la protezione delle piante del Cnr, Maria Saponari, ricercatrice presso lo stesso istituto e Franco Valentini ricercatore dello Iamb di Valenzano.

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