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Cronaca Poggiardo

Emorragia di infermieri al 118 di Otranto. Asl: "Li stiamo reclutando"

La postazione fissa sguarnita, problemi a Poggiardo e Maglie. L'azienda: "Selezione chiusa. A breve li assegneremo con priorità alla rete di emergenza - urgenza"

OTRANTO – Da circa due mesi la postazione fissa del 118 di Otranto sarebbe sfornita del personale infermieristico. La segnalazione arriva da un medico del posto che denuncia la grave carenza: la pianta organica dovrebbe prevedere 6 infermieri, ne sono in servizio la metà ma tutti, al momento, assenti.

E per svariate ragioni: uno è andato in pensione, uno si è messo in malattia ed il terzo sta usufruendo delle ferie che lo terranno lontano dalle fatiche del lavoro per una quindicina di giorni. Il problema è che i 3 non sono stati sostituiti ed i medici di turno si trovano ogni giorno alle prese con difficoltà crescenti: la situazione, spiegano, si tampona a fatica in condizione ordinarie ma potrebbe diventare rischiosa nel caso di un paziente in codice rosso che necessita di un intervento veloce e delicato.

Ci sono casi, come noto, in un cui sul fattore tempo è infatti determinante per salvare una vita umana e l’assistenza di un infermiere risulta indispensabile. L’emorragia di personale infermieristico spaventa, poi, nel periodo estivo, quando il massiccio afflusso di turisti rischia di far saltare la pentola a pressione della rete di emergenza - urgenza.

Il caso segnalato ad Otranto non sarebbe nemmeno l’unico. In condizioni di sofferenza e stress versano anche le postazioni fisse di Poggiardo (altro punto di snodo del turismo balneare, su cui convergono le chiamate da Santa Cesarea Terme e Castro) e Maglie. In quest’ultimo caso particolarmente preoccupante sarebbe l’impiego di personale infermieristico in età avanzata.

Questioni di ordinario disagio, ormai conosciute dal personale sanitario e dai pazienti dell’intero Salento, legate alle carenze strutturali negli organici nelle corsie degli ospedali, nei Pronto soccorso e nelle postazioni del 118, cui si sommano i nuovi fabbisogni di personale legati ai turni per le ferie estive. E, dulcis in fundo, l’aumento degli accessi in combinazione con la crescita della popolazione residente nelle località turistiche.

Un problema con cui la direzione strategica della Asl sta facendo i conti da tempo. “Per tamponare la situazione servono un centinaio di infermieri – spiega il direttore sanitario Antonio Sanguedolce -: è questo il fabbisogno minimo che serve a coprire sia i vuoti accumulati nel tempo, sia le necessità continenti del periodo estivo”. Circa 100 infermieri saranno quindi chiamati già nei prossimi giorni e smistati tra i vari reparti degli ospedali e nei presidi dell’assistenza territoriale, in un rapporto di 4 a 1.

Il nuovo avviso pubblico per l'affidamento degli incarichi  a tempo determinato è in fase di completamento; la selezione on-line è chiusa e la società che sta seguendo le procedure informatizzate stilerà la graduatoria in breve tempo. “La Asl di Lecce sta stringendo i tempi per il reclutamento ed è questione di poco – puntualizza Sanguedolce -: daremo priorità alla rete di emergenza –urgenza, quindi ai Pronto soccorso ed alle postazioni del 118. La restante parte del personale sarà assegnata in base alle carenze di ciascun presidio ospedaliero”.

L’iniezione di infermieri, reclutati con il nuovo avviso perché la precedente graduatoria a tempo determinato risulta esaurita, dovrebbe essere sufficiente a tamponare la situazione nei prossimi mesi, come conferma il direttore sanitario che però avverte: “Il dati definitivi sul fabbisogno di personale saranno chiari durante la fase esecutiva del piano di riordino ospedaliero”.

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