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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Otranto

Enigma primarie sul Pdl. Sammarruco per ora si smarca

Il capogruppo di opposizione, intenzionato a prendersi un periodo di pausa dalla politica, non nasconde una certa amarezza: "Mi sarei atteso nel Pdl una valutazione più serena di questi quattro anni"

OTRANTO - Primarie sì, primarie no: dentro il Pdl di Otranto ha preso piede il dibattito sulla designazione di un proprio candidato sindaco alle prossime amministrative, attraverso l'utilizzo della consultazione popolare dal basso, dopo mesi di oggettiva difficoltà a trovare la quadra, nonostante le sensazioni ottimistiche, sprecatesi nel tempo, da parte dei diretti interessati. Le primarie, dunque, potrebbero essere il mezzo per dipanare la matassa e ricompattare il gruppo, per ridare motivazione, in vista di settembre e dell'appuntamento elettorale che lentamente si avvicina.

Ma al momento, all'eventuale competizione mancano ancora i contendenti. L'unico ad aver dato "piena disponibilità" a confrontarsi con questo mezzo è Tommaso De Benedetto, a lungo considerato il naturale candidato da (forse) la maggioranza dei simpatizzanti del Pdl. Il suo lancio sarebbe stato "frenato" da quanti sostenessero (e sostengono tuttora) che a guidare il gruppo alle prossime amministrative dovesse essere Corrado Sammarruco, già candidato contro l'attuale sindaco nel 2007. All'avvocato, oggi capogruppo di opposizione, è stato chiesto l'impegno ad essere della partita delle primarie, tanto che era cresciuta nei giorni scorsi la convinzione che ci fosse anche nel suo caso piena disponibilità. Ma, raggiunto telefonicamente, la sensazione è di una incertezza profonda da parte dell'interessato.

"Trovo lo strumento delle primarie certamente utile - ha chiarito -, ma ritengo che non possa essere ridotto ad una semplice competizione dentro il Pdl, in quanto Alleanza per Otranto raccoglie in sé più anime non riconducibili al solo centrodestra. Se l'ottica è quella dell'allargamento, che resta comunque un obiettivo imprescindibile, allora penso sia un passaggio giusto, altrimenti rischia di non avere senso".

"Penso che oggi vada analizzata la situazione in maniera serena, guardando all'oggettività di alcuni progetti che erano stati promessi e che non sono stati realizzati dall'attuale amministrazione, mi riferisco al porto, al pug, alla casa per gli otrantini, al depuratore. Ritengo, allo stesso tempo, che ci voglia responsabilità nel saper riconoscere come l'amministrare oggi sia difficile, perché occorre fare i conti con la coperta corta e le risorse ridotte. Per cui, a prescindere dalle posizioni di partenza, faccio fatica ad immaginare una campagna elettorale giocata sulla contrapposizione e con toni di scontro; sarebbe questo il momento di pensare e di proporre un modello diverso di città, senza porsi nella logica di voler essere l'anti-Cariddi".

Parole importanti quelle del capogruppo di opposizione, che si appella ad una "maggiore corresponsabilità" e "dialogo" tra le parti, pur nella distanza della "dialettica". Ma quanto all'impegno personale sul fronte delle primarie, però, Sammarruco tende a smarcarsi: "Sono in una fase di riflessione, in cui ritengo necessario prendermi un periodo sabbatico. Fermo restando che la passione politica e l'impegno per la città restino, ma si possano mettere in atto anche in altre forme, come ad esempio l'impegno culturale".

Si vocifera che questa esigenza di "distacco" sia maturata in virtù della delusione per la mancata condivisione nel Pdl locale della sua ricandidatura per il 2012: "Non nascondo che sono un po' amareggiato rispetto alla rilettura che si è fatta in questi quattro anni: mi sarei atteso una riflessione più attenta e serena di quel che è avvenuto. Ricordo che nel 2007 fui chiamato a guidare un'armata Brancaleone, messa in piedi all'ultimo minuto dell'ultimo giorno utile per la presentazione delle liste, riuscendo in quasi venti giorni di campagna elettorale a sfiorare una vittoria clamorosa. In questo tempo, seppur con la sconfitta amministrativa, il gruppo è cresciuto, nonostante alcune defezioni, ha ottenuto importanti consensi elettorali, portando in provincia un consigliere espressione della città. Oggi, certamente si potevano raccogliere i frutti di questo lavoro e mi attendevo che chi avesse gli strumenti per leggere questi dati lo facesse con maggiore serenità".

Secondo i malpensanti, però, lo "smarcamento" sarebbe sintomo di un avvicinamento al sindaco Cariddi. Anche su questo, Sammarruco risponde: "Non è il mio ragionamento, anche perché non sono sicuro del mio impegno politico e le mie valutazioni si orientano più sulla necessità di staccare per qualche tempo e dedicarmi ad altro. Questo non esclude che possa ripensarci ed affrontare le primarie che sarebbero per me anche l'occasione di dimostrare come la base valuti diversamente questi anni. Aggiungo semmai che un discorso di allargamento se lo sarebbe dovuto porre più il sindaco in alcuni momenti strategici di questo mandato".

Sul futuro, dunque, Sammarruco lascia ancora qualche dubbio, ripromettendosi di sciogliere le riserve al più presto: "Sicuramente nell'assemblea del 2 luglio, mi riserverò di dare una risposta e chiarirò al meglio i miei intenti".

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