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Cronaca

esenzione ticket, esercito di falsi poveri: 89 denunce

Dichiaravano di essere disoccupati ma la guardia di finanza ha esaminato le ricette rilasciate a Campi salentina. Si tratta di dipendenti pubblici, privati e di commercianti

Soldi sottratti all'erario, la Sanità che non può funzionare quando deve tendere una mano a chi non ne avrebbe bisogno. Come le 89 persone che sono state denunciate dal Nucelo di polizia tributaria della guardia di finanza di Lecce per aver indebitamente usufruito dell'esenzione del ticket. Ventiquattro dipendenti pubblici, 21 privati, 24 commercianti dichiaravano redditi fasulli. La legge 724/94 consente l'esenzione a nuclei familiari composti da una persona recanti reddito non superiore a 8.263,31 euro all'anno, nonchè a quelli con coniuge recanti reddito non maggiore di 11.362,05 euro. Ottantanove persone avrebbero falsamente dichiarato di essere disoccupate: alcuni godevano anche di altri redditi. Un commerciante chiedeva l'esenzione nonostante producesse un reddito di 50mila euro. Un danno all'erario per circa 105 milioni di euro.

Le richieste riguardavano esami di laboratorio. E' emerso poi che in un centro prelievi di Campi Salentina in cui si pagava totalmente la prestazione era consentito ai clienti di recuperare le somme pagate per il ticket. Il titolare dell'esercizio infatti lavorava in regime libero professionale, ma ritirava la ricetta senza essere in possesso di nulla osta rilasciato dalla Asl, come invece richiedono la legge regionale 36/84 e il decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 19/2/84. Perchè? Lo stesso individuo gestisce un centro a Lecce, convenzionato, le cui prestazioni quindi erano rimborsabili dal Servizio sanitario regionale. A Campi si faceva pagare la prestazione, ma sulle ricette apponeva il timbro del laboratorio di Lecce. Il cliente pagava a Campi, ma si faceva rimborsare il prelievo che risultava eseguito a Lecce. I militari della guardia di finanza hanno avviato le indagini esaminando 90mila ricette rilascaiate a Campi salentina, uno studio a campione. Hanno scoperto che chi si era recato a Campi chiedeva il rimborso per prestazioni ricevute a Lecce. La truffa avrebbe fruttato 265mila euro al titolare dei laboratori, di Campi Salentina, sulla cinquantina. E' stato denunciato per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Una pratica che, se da un lato rappresenta un danno allo Stato, dall'altro integra la concorrenza sleale. Queste indagini della guardia di finanza sono la prosecuzione di quelle che a dicembre condussero alla denuncia di 61soggetti. Dal 1° gennaio al 30 giugno 2007 i finanzieri hanno controllato oltre 700 autocertificazioni, 89 delle quali risultate irregolari: il tredici per cento. In Puglia nel secondo semestre 2006 denunciati 409 soggetti, a vario titolo, per truffa e falso, sottratti 105 milioni all'erario. Nei guai cinque persone, fra cui dirigenti e direttori sanitari, per abuso d'ufficio e peculato. Sedici farmacisti denunciati, ma anche medici e dirigenti d'imprese.

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