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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Esodati: più di 450 persone hanno diritto alla pensione, in deroga alla legge

Secondo le stime di Spi Cgil Lecce sono circa mille gli interessati, come i lavoratori in mobilità in deroga del comparto Tac. Il sindacato mette a disposizione sportelli comunali per informazioni e assistenza previdenziale

 

LECCE – Sono circa 453 le lavoratrici ed i lavoratori della provincia di Lecce che hanno già ricevuto dall’Inps, o riceveranno nei prossimi giorni, comunicazione per verificare i requisiti di diritto alla pensione. Si tratta dei cosiddetti “esodati” che nel 2012 possono accedere al pensionamento, in deroga al nuovo sistema in vigore dal primo gennaio di quest’anno. La legge di riforma, che porta il nome della ministro al ramo, Elsa Fornero, ha modificato drasticamente la normativa precedente in materia, portando l’età di accesso alla pensione a 67 anni, senza prevedere alcuna gradualità nella fase applicativa.

Chi sono i beneficiari delle deroghe? Si tratta di persone collocate in mobilità ordinaria per chiusura dell’azienda o che volontariamente hanno accettato la mobilità lunga per riduzione di personale; di coloro i quali hanno sottoscritto con l’azienda un accordo individuale e si sono dimessi riscuotendo un incentivo all’esodo; di chi ha smesso di lavorare ed è stato autorizzato dall’Inps al versamento di contributi “volontari” per perfezionare, con la vecchia normativa, i requisiti di pensione. Al conteggio si aggiunge chi è stato esonerato dal lavoro per assistere un figlio disabile, o percepisce l’assegno straordinario dal fondo di solidarietà, perché dipendente di un ente pubblico o azienda privata che eroga un servizio di pubblica utilità, in fase di ristrutturazione (aziende di credito e credito cooperativo, esattorie, monopoli di Stato e Poste italiane); infine, se dipendente pubblico, è stato esonerato dal servizio.

Queste le categorie dei lavoratori che, nell’anno in corso, possono andare in pensione con i requisiti di età e di contribuzione pre-riforma. A giudizio del sindacato, però, le persone che possono godere delle deroghe sono di gran lunga più numerose: almeno il triplo delle circa 120 mila individuate dal ministero e destinatarie della lettera a firma del direttore generale Inps, Mauro Nori.

Una stima che, anche a livello territoriale, secondo lo Spi Cgil provinciale, va ben oltre le 450 persone individuate attualmente dall’Inps: “A nostro avviso, infatti, sono circa un migliaio i lavoratori che rischiano di finire nel limbo degli “esodati”. Pensiamo soltanto ai tanti lavoratori in mobilità in deroga nel sud Salento, in particolare quelli delle aziende del settore tessile, abbigliamento e calzaturiero”.

“La normativa medesima non facilita l’individuazione immediata dei soggetti beneficiari, -precisano i sindacalisti - Ed anche gli uffici preposti delle sedi Inps territoriali non danno risposte univoche”. Per facilitare la verifica della posizione personale, la Cgil, assieme allo Spi ed al patronato Inca, ha messo a disposizione i propri sportelli comunali di informazione e assistenza previdenziale, presso i quali gli interessati possono rivolgersi per tutto quanto necessario: visualizzare l’estratto contributivo, verificare i requisiti, presentare l’autorizzazione e la domanda di pensione. 

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