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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Litorale

Boato nella notte: un ordigno sventra le cabine dello stabilimento balneare

La deflagrazione è avvenuta poco prima delle 4 a Torre Chianca, nei pressi del "Lido Cambusa". Ignoti hanno piazzato la bomba, rischiando di provocare una tragedia. Distrutte tre cabine, ingenti i danni. Sul posto, vigili del fuoco e personale della questura per le indagini

TORRE CHIANCA (Lecce) – Il boato è stato udito alcuni prima minuti delle 4 nella marina di Torre Chianca. Un ordigno, piazzato nei pressi dello stabilimento balneare “Lido Cambusa” Tre cabine in muratura sono crollate a causa della potente deflagrazione. L’onda d’urto, infatti, ha travolto gli edifici che erano stati adibiti a magazzini.

All’interno dei locali, uno dei quali usato come infermeria, oltre alle provviste alimentari, anche le attrezzature, la strumentazione utilizzata dai dj e altri oggetti. Ingente il valore dei danni, al momento in fase di quantificazione. Sul posto, oltre alle guardie giurate dell’istituto di vigilanza “La Velialpol”, i vigili del fuoco del comando provinciale assieme agli agenti di polizia della sezione volanti e della squadra mobile.

Gli inquirenti, coordinati rispettivamente dai vicequestori aggiunti Eliana Martella e Sabrina Manzone, hanno immediatamente raggiunto il punto dell'esplosione, l'ultimo degli stabilimenti della marina leccese. Hanno individuato alcuni potenziali testimoni i quali, nel corso della mattinata, sono stati ascoltati presso gli uffici della questura, nel tentativo di recuperare il maggior numero di elementi possibile. Al momento, tuttavia, resta sconosciuto sia l'esatto importo del danno arrecato dall'ordigno, sia la tipologia della bomba stessa.

Soltanto in un secondo momento, infatti, gli agenti potranno stabilire la modalità con cui i malviventi hanno dato il via a un gesto simile. In mattinta, intanto, sul posto sono giunte le ruspe per la rimozione dei detrititi e il successivo recupero degli elementi utili. Gli investigatori della questura leccese non hanno al momento eslcuso collegamenti con il violento episodio accaduto in zona proprio alcune ore prima della deflagrazione, e che ha portato a due arresti.

Nei pressi di quello stesso lido, infatti, un ragazzo di appena 17 anni, di origini africane, è stato brutalmente pestato e tenuto persino con la testa sott'acqua. Le indagini sono ancora in corso e saranno integrate con i filmati delle videocamere di sorveglianza installate in zona e all'esterno degli esercizi commerciali.

Il lido dopo la deflagrazione

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