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Cronaca

Esplosione sventra negozio, all'alba trovano cadavere

Distrutto "Sogni", in via Imbriani. Nuovo atto doloso. Già nel 2010 un ordigno contro il locale. Un morto e un pompiere ferito. Una famiglia di turisti bloccata in un b&b. Salvati dai vigili del fuoco

LECCE - La vetrina si libra nell'aria come un foglio di carta, vola a decine di metri di distanza, si schianta contro il muro di cinta del palazzo di fronte, sospinta dall'onda d'urto, frammentandosi in una ragnatela di cristallo. Le fondamenta dei palazzi tremano. Nel boato sordo si perdono gli ultimi schiamazzi della notte d'estate. Eterni istanti di silenzio fra nuvole di polvere, fumo, fiamme. Poi, lo stridore di sirene che convergono da mille punti diversi. E le sorprese sinistre non sono che all'inizio. All'alba di oggi, trovano anche il cadavere di un uomo carbonizzato, fra le macerie dell'edificio. I vigili del fuoco lo estraggono sollevando una grata, sul marciapiede, estraendolo da un'intercapedine. E ancora in tarda mattinata continuano a cercare, in profondità, nel timore che possa esservi un altro corpo.

"Sembrava il terremoto", racconta una donna sparando parole a raffica, la paura ancora non si è riassorbita. Abita a poche decine di metri. "La porta tremava, come se qualcuno volesse sfondarla". Nel giro di pochi minuti, l'intero isolato si rianima. Chi scende dai palazzi, chi ferma l'auto e si avvicina attonito alla scena.

Per spiegare la notte d'inferno nel centro di Lecce, bisogna richiamare alla memoria immagini di luoghi lontani, eventi remoti. Baghdad, o Sarajevo, i mortai sui palazzi. Forse una bomba, forse un atto incendiario terminato male, visti gli ultimi sviluppi. Di certo, uno scoppio di una tale potenza, da creare una serie di danni collaterali a catena, al di là di quello che semberebbe l'obiettivo, il negozio di oggettistica "Sogni" di via Imbriani, già preso di mira nella notte fra il 6 ed il 7 gennaio del 2010 (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=18207). L'orario, sempre lo stesso: 24,30. Ma questa volta, del negozio resta ben poco. Solo macerie fumanti. E intanto, sul lato posteriore, un'intera famiglia richiama l'attenzione dei soccorritori. Madre, padre, due bambini. Sono intrappolati al terzo piano, nella stanza di un b&b. La tromba delle scale invasa dal fumo, l'ascensore inutilizzabile.

Uno scoppio devastante, un vigile del fuoco ferito. Indaga la squadra mobile
Ma lo scoppio non ha devastato solo il negozio. Il pavimento ha subito un cedimento e i calcinacci hanno provocato danni a diverse auto lasciate in sosta nel "Salento garage". Che sorge proprio di sotto. Semidistrutti anche altri due veicoli, parcheggiati proprio di fronte a "Sogni". Li raccoglie un carro attrezzi e li accosta al marciapiede di fronte. Da valutare i danni ai solai del primo e del secondo piano del palazzo. Le vetrate sono annerite dalle lingue di fuoco libratesi dopo la detonazione. Alcune sono esplose.

I vigili del fuoco del comando provinciale di viale Grassi arrivano con più mezzi, transennano l'area, faticano non poco a domare le fiamme all'interno. Tra il fumo acre e il buio, un pompiere rimane ferito. Cade e si dirige dolorante verso un'ambulanza parcheggiata all'angolo. I sanitari lo visitano, chiudendosi il portellone alle spalle, poi rilevano una sospetta frattura dell'avambraccio. Viene condotto in ospedale.

Anche le attività commerciali confinanti, fra cui lo storico bar Raphael, hanno subito gli effetti di una deflagrazione come non se ne ricordano da molti anni, fra Lecce e provincia. I danni più seri, per il negozio di abbigliamento "Sorelle di Lecce". Poca la gente nel palazzo. Sono soprattutto uffici. I pochi che ancora si trovano nelle vicinanze, se non sono già scesi prima, vengono fatti evacuare, ma una famiglia napoletana in vacanza è imprigionata in mezzo fumo, in una stanza del terzo piano. I vigili del fuoco si preparano a metterli in salvo. Scenderanno dopo oltre un'ora e mezza dallo scoppio dell'ordigno.

Al momento è a serio rischio l'agibilità del palazzo. Ma se ne saprà di più nelle prossime ore. I lavori, infatti, andranno avanti per tutta la notte. Sul posto arrivano dapprima le volanti di polizia, quindi una pattuglia di carabinieri. Intorno all'1,30 compaiono gli uomini della squadra mobile, che dovranno occuparsi delle indagini. Significativa la presenza di esperti del reparto criminalità organizzata. Le rilevazioni sono affidate alla polizia scientifica. E l'inchiesta riparte da dove si era fermata, dalla quella bomba a "Sogni", nell'Epifania del 2010. Una tela fitta da intessere, eventualmente, da raffrontare con altri episodi. Cosa sta succedendo, a Lecce?

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