rotate-mobile
Cronaca

Evasione e fuga dal "Vito Fazzi", la Procura chiede una condanna a 10 anni

L'ex latitante Fabio Perrone, presente in aula, ha chiesto scusa alla donna e all'agente penitenziario coinvolti nella sua fuga

LECCE – Il pubblico ministero Stefania Mininni ha chiesto una condanna a dieci anni di reclusione per Fabio Perrone, il 43enne di Trepuzzi arrestato all’alba del 9 gennaio, a distanza di 63 giorni dalla spettacolare (al pari del suo arresto e trasferimento in carcere) e sanguinosa evasione dall’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. Perrone, assistito dall’avvocato Ladislao Massari, risponde di evasione (aggravata da violenza e dall’uso delle armi), rapina, lesioni aggravate e della detenzione di armi e munizionamento.

foto PERRONE Fabio Antonio cl 1973 da Trepuzzi LE (1)-3Nel corso dell’udienza “Triglietta” ha preso la parola per alcune dichiarazioni spontanee, chiedendo perdono alla signora coinvolta nella fuga, per lo spavento e le conseguenze del suo gesto, e all’agente della polizia penitenziaria per le lesioni causate. “Non volevo fare del male a nessuno – ha affermato l’imputato – volevo solo scappare”.

Il processo è stato rinviato al prossimo 30 settembre, data in cui è attesa la sentenza del gup Carlo Cazzella. Oggi ha discusso anche il legale di Perrone, l'avvocato Ladislao Massari.

Fabio Perrone è stato già condannato all’ergastolo (in primo e secondo grado) per il delitto di Fatmir Makovic, 45enne, e del tentato omicidio di suo figlio 16enne, avvenuti la notte tra il 28 e il 29 marzo 2014 in un bar di Trepuzzi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Evasione e fuga dal "Vito Fazzi", la Procura chiede una condanna a 10 anni

LeccePrima è in caricamento