Era ai domiciliari, ma salì col suv sulla piazza: patteggia due anni e mezzo

LECCE - E’ riuscito a chiudere il suo conto con la giustizia concordando due anni e mezzo di reclusione per evasione e resistenza a pubblico ufficiale, Carmelo De Leo, il 47enne di Lequile divenuto noto per le sue spericolate manovre compiute lo scorso agosto alla guida del suv sul quadrilatero di piazza Mazzini, a Lecce.

La sentenza è stata emessa oggi dalla giudice Valeria Fedele, alla quale si erano rivolti gli avvocati difensori Francesco Spagnolo e Roberto Pascariello, in seguito al mancato accoglimento di una precedente istanza di patteggiamento a due anni e due mesi, da parte del giudice Pietro Baffa. E’ stato inoltre disposto un alleggerimento della misura cautelare, dal carcere ai domiciliari, ma l’uomo non potrà comunque lasciare il penitenziario di "Borgo San Nicola”, essendo detenuto nell’ambito di un altro procedimento in cui è indagato per maltrattamenti in famiglia.

Dietro le sbarre, De Leo finì lo scorso 20 agosto, quando qualche ora dopo la notifica dei carabinieri dell’ordinanza di custodia cautelare (ai domiciliari) emessa a suo carico dal gip Alcide Maritati, si mise al volante di un Jeep Compass e salì sulla piazza nel centro del capoluogo. A fermarlo furono gli agenti delle volanti, con il personale della polizia locale e i carabinieri, dopo un inseguimento per le strade della città, alcune percorse anche contromano col rischio di travolgere pedoni e altri veicoli.

Proprio in considerazione della particolare gravità dei fatti e della condotta dell’imputato che aveva messo a repentaglio l’incolumità di numerosi passanti e degli operatori delle forze dell’ordine, un paio di settimane fa, il giudice Baffa non ritenne adeguata la richiesta di concordare la pena a due anni e due mesi e, con questa, respinse anche l’istanza di revoca della misura cautelare in carcere.