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Cronaca

Evasore un esercente su tre, gli ambulanti in testa

Le fiamme gialle in 10 mesi hanno prodotto circa diecimila controlli. Le mancate emissioni di fatture e scontrini attesta un'evasione di un terzo del totale. Chiuse temporaneamente 74 attività

LECCE - I dati sull'evasione fiscale confermano una propensione non trascurabile nel comparto del commercio al dettaglio: un esercente ogni tre non rilascia scontrini o ricevute. Una scelta che comporta conseguenze sul piano amministrativo - eventuale chiusura dell'attività - e pecuniario, ma che continua ad essere considerata un rischio da correre per sfuggire alla pressione fiscale.

Dieci mesi di controlli da parte dei reparti delle fiamme gialle dislocati su tutto il territorio provinciale hanno prodotto una mole di 9mila 481 verifiche, i cui riscontri indicano 3mila 59esercizi non in regola con la legge. Le mancate emissioni di ricevute fiscali sono state 285 mentre in 2mila 774 casi non è stato rilasciato lo scontrino. Per queste irregolarità - se ripetute quattro volte nell'arco di cinque anni - prevede la chiusura dell'esercizio commerciale da un minimo di tre ad un massimo di trenta giorni.

Fino al 30 ottobre 2011, la guardia di finanza ha inoltrato 176 proposte ai competente uffici finanziari e ha proceduto all'esecuzione di 74 provvedimenti di chiusura, che hanno riguardato principalmente commercianti ambulanti (36 per cento), commercio al dettaglio di articoli di abbigliamento (15 per cento), bar e ristoranti (8 per cento) e barbieri e parrucchieri (4 per cento. Il rimanente 37 per cento è equamente suddiviso tra le rimanenti categorie.

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