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Cronaca

Ex carabiniere condannato per violenza sessuale, ci sarebbero altre vittime

E' quanto emerso nell'inchiesta bis coordinata dalla Procura di Padova sul 36enne originario di Surbo

LECCE – Sono quindici le presunte vittime nell’inchiesta bis sulle presunte violenze sessuali attribuite a Dino Maglio, 36enne ex carabiniere originario di Surbo, già condannato in abbreviato a sei anni e mezzo di reclusione (più un risarcimento di 60mila euro alla vittima, una ragazza australiana all’epoca 16enne, 15mila alla madre di quest’ultima e 10mila euro al ministero della Difesa, da cui dipendeva) dal giudice del Tribunale di Padova, Mariella Fino.

E' quanto emerso dalle indagini condotte dagli uomini della Squadra mobile di Padova e coordinate dal sostituto procuratore Giorgio Falcone, che ha chiesto il rinvio a giudizio per il 36enne. Si tratta di giovanni donne polacche, canadesi, portoghesi, ceche, tedesche, statunitensi e di Hong Kong .Maglio, che abitava in quei giorni nel quartiere padovano di Arcella (era il marzo del 2013), avrebbe abusato delle vittime dopo averle adescate sfruttando il sito di annunci Couchsurfing. Per portare a termine il piano, avrebbe anche usato un farmaco con forti effetti sedativi, mettendolo nelle bibite che offriva alle ragazze. Una tecnica utilizzata, secondo gli inquirenti (che ipotizzano la figura di uno stupratore seriale), con tutte le turiste straniere.

A conferma dell’ipotesi accusatoria le immagini e i filmati delle giovani ospiti straniere trovati nel computer del 36enne di Surbo. Alcune delle donne, poi sentite dagli investigatori, avrebbero confermato di aver subito violenza sessuale da parte dell’uomo. 

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