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Cronaca Nardò

False presenze sul posto di lavoro: condannati l’ex capitano dei vigili di Nardò e l'assistente

Per i giudici, nel 2015, Nicola Dell’Angelo Custode avrebbe strisciato il badge al posto della collega una dozzina di volte. Riconosciuti entrambi responsabili del reato di truffa, lei anche di peculato

NARDO' - Finiti al banco degli imputati con l’accusa di aver attestato false presenze sul posto di lavoro, per entrambi la Procura aveva poi chiesto l’assoluzione, ma alla fine il verdetto è stato di colpevolezza.

Il collegio della seconda sezione penale del Tribunale di Lecce (presieduta dal giudice Fabrizio Malagnino) ha condannato a un anno di reclusione il comandante dei vigili urbani di Nardò, ora in pensione, Nicola Dell’Angelo Custode, neretino di 68 anni, per truffa, e a un anno e mezzo, più interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, per truffa e peculato, la sua assistente, Maria Antonietta Carriero, 54enne, originaria di Monteroni, ma residente ad Arnesano, accordando a entrambi il beneficio della pena sospesa.

Gli episodi si sarebbero verificati cinque anni fa. In particolare, dal 26 ottobre al 22 dicembre del 2015, l’ex capitano avrebbe strisciato il badge della collega per dodici volte, mentre questa era invece assente, consentendole così di non subire decurtazioni dallo stipendio.

Carriero rispondeva anche di peculato perché, nella primavera del 2016, avrebbe utilizzato l’auto di servizio, una Fiat Panda, della quale aveva disponibilità, per scopi privati, senza alcuna autorizzazione da parte del comando: il 26 maggio 2016, alle 13, a servizio ultimato, per raggiungere il Comune di Monteroni e rientrare in quello di Nardò due ore dopo; l’8 giugno, la stessa vettura sarebbe stata vista in sosta sotto la sua abitazione; due giorni dopo lo stesso mezzo, avrebbe lasciato la via in cui abita la donna, raggiungere Copertino, percorrere diverse strade per poi fermarsi a Nardò. Il tutto, in un lasso di tempo di circa mezz’ora.

I giudici hanno accolto la richiesta di assoluzione, formulata dal pubblico ministero Paola Guglielmi, in merito a due capi d’accusa: un falso e un’altra truffa.

Per comprendere le ragioni del verdetto, bisognerà attendere le motivazioni della sentenza che saranno depositate entro novanta giorni, in seguito ai quali gli imputati potranno presentare appello attraverso gli avvocati difensori Luigi Corvaglia e Tommaso Valente (per Custode) e Stefano De Francesco (per Carriero).

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