Fatture per operazioni inesistenti per quasi 2 milioni
La finanza ha segnalato il titolare dell'Agm Industrie, un'azienda di produzione di apparecchi per la misurazione elettronica, per finanziamenti ottenuti illecitamente tramite Pon, Pia e Legge 488
LECCE -Ammonta esattamente ad 1 milione e 750 mila euro la somma che l'Agm Industrie, una società specializzata nella fabbricazione di apparecchi per la misurazione elettronica avrebbe percepito in modo indebito utilizzando finanziamenti Pon 2000-2006, Pia 2006 e legge 488/92. La segnalazione alla Corte dei conti di Bari è stata effettuata dalla sezione tutela spesa pubblica del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Lecce, che conta in questo modo di coprire uno dei tanti buchi venutisi a creare nelle casse dello Stato, aggredendo il patrimonio dell'azienda per riparare il danno erariale.
Da considerare che la finanza sta adottando sempre di più il sistema della segnalazione amministrativa alla Corte dei conti - che procede in modo parallelo rispetto all'inchiesta penale, già in corso -per avere la quasi certezza di recuperare i fondi. Il rischio implicito, considerando la lunghezza di alcuni processi, è che i reati possano andare in prescrizione. L'azienda, secondo indagini delle "fiamme gialle" leccesi, avrebbe agito mediante il solito escamotage dell'emissione di fatture per operazioni in tutto o in parte inesistenti emesse da parte di altre società compiacenti.
Due erano le persone in origine indagate, padre e figlio, rispettivamente di 53 e 29 anni, il primo in qualità di presidente del cda, il secondo amministratore unico (per quest'ultimo, però, la posizione è stata stralciata). Nella zona di Martignano esiste ancora lo scheletro di un fabbricato, mai ultimato, che sarebbe dovuto servire anche e soprattutto per una formazione adeguata del personale.
Da considerare che la finanza sta adottando sempre di più il sistema della segnalazione amministrativa alla Corte dei conti - che procede in modo parallelo rispetto all'inchiesta penale, già in corso -per avere la quasi certezza di recuperare i fondi. Il rischio implicito, considerando la lunghezza di alcuni processi, è che i reati possano andare in prescrizione. L'azienda, secondo indagini delle "fiamme gialle" leccesi, avrebbe agito mediante il solito escamotage dell'emissione di fatture per operazioni in tutto o in parte inesistenti emesse da parte di altre società compiacenti.
Due erano le persone in origine indagate, padre e figlio, rispettivamente di 53 e 29 anni, il primo in qualità di presidente del cda, il secondo amministratore unico (per quest'ultimo, però, la posizione è stata stralciata). Nella zona di Martignano esiste ancora lo scheletro di un fabbricato, mai ultimato, che sarebbe dovuto servire anche e soprattutto per una formazione adeguata del personale.