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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

“Favori & Giustizia”, Narracci e Siciliano chiedono l’abbreviato

Dopo la modifica del capo di imputazione da parte del pm, i due medici hanno presentato l’istanza di rito alternativo e il processo, giunto alle battute finali, potrebbe dividersi

POTENZA - Il processo sui presunti scambi di favori tra l’ex pubblico ministero Emilio Arnesano e medici e avvocati salentini sta per volgere al termine, ma potrebbe dividersi.

In mattinata, due degli imputati, l’ex direttore della Asl di Lecce Ottavio Narracci e Carlo Siciliano, direttore del dipartimento di medicina del lavoro e di igiene ambientale della stessa Asl, hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato con la possibilità così di ottenere lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna.

E’ stato possibile avanzare quest’istanza (attraverso i difensori, gli avvocati Gianni De Pascalis e Cesare Placanica per il primo, e Amilcare Tana e Nicola Buccico per il secondo), in seguito alla recente modifica di uno dei capi d’imputazione disposta dalla Procura di Potenza.

Sul punto, deciderà il collegio, presieduto dal giudice Federico Sergi, nelle prossime udienze fissate per il 17 e il 20 novembre e durante le quali si completerà l’istruttoria dibattimentale.

Il 27 dello stesso mese dovrebbe tenersi, salvo nuovi colpi di scena, la requisitoria del sostituto procuratore Anna Piccininni che lo scorso 16 ottobre aveva posto all’attenzione della Corte un altro episodio corruttivo tra Arnesano e Narracci, quello legato all’assunzione presso una società di trasporti di un amico del magistrato. Questo a ulteriore conferma della tesi accusatoria, secondo la quale il pm avesse totalmente asservito l’esercizio della sua funzione giudiziaria ad interessi privati per trarne miserevoli vantaggi: posti di lavoro, pillole di viagra, battute di caccia, corsie preferenziali per visite mediche, prestazioni sessuali.

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