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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Viale Aldo Moro

"Aiuto, mi hanno ferito". Gambizzato 36enne condannato per la sparatoria di Vadacca

Si è presentato presso la clinica "Petrucciani", in via Aldo Moro, per chiedere soccorsi. Da lì è stato trasferito presso il "Vito Fazzi", a causa delle lesioni riportate agli arti inferiori. In una via sul retro della struttura ritrovati quattro bossoli

LECCE  - Si preannuncia rovente l'estate, in città, dopo l'ennesimo episodio che si aggiunge a un botta e risposta che i leccesi pensavano fosse cessato con l'operazione "Reset" dello scorso autunno.  “Aiuto, sono stato ferito”. Si è presentato con diverse ferite da arma da fuoco a entrambe le gambe, presso la clinica “Petrucciani” di Lecce, in zona Settelacquare.

Alessandro Sariconi, il 36enne residente nel capoluogo salentino, già noto alle forze dell’ordine e coinvolto assieme a Simone Francesco Corrado nel  ferimento di Davide Vadacca, gambizzato in un'area di servizio, nel mese di ottobre del 2012, è stato trasferito presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, a bordo di un’autoambulanza. Sono stati gli stessi sanitari della struttura sanitaria privata ad allertare i colleghi del 118 e le forze dell’ordine.

L’uomo, sottoposto immediatamente ad accertamenti medici, non sarebbe tuttavia in pericolo sebbene uno dei proiettili si sia fermato a ridosso dell'arteria femorale. Entrambi gli arti inferiori sono stati raggiunti da almeno quattro colpi esplosi da una pistola. E’ stato ascoltato dagli agenti di polizia della squadra mobile, i quali stanno cercando di raccogliere il numero maggiore di elementi utili alle indagini, per risalire agli autori del gesto. Non vi sarebbe, infatti, soltanto un responsabile, ma potrebbero essere diversi gli autori del ferimento. Forse fuggiti a bordo di un’autovettura, oppure dileguatisi almeno in parte a piedi lungo le vie adiacenti alla stessa clinica: non è escluso nemmeno che un'altra persona si sia allontanata con la vettura con cui Sariconi sarebbe giunto sul posto.

Il luogo del ferimento, zona Settelacquare

L’episodio, secondo le prime ricostruzioni, si è verificato in via Antonio Maglio, alle spalle della struttura sanitaria privata: sono stati ritrovati quattro bossoli, con ogni probabilità calibro 7.65 e un'ogiva. Una strada,  la via in questione, dove sorge un parco per bimbi (al momento transennato e quindi non fruibile), che si chiude con una grata che però lascia lo spazio per il passaggio pedonale. Da lì all'ingresso laterale della clinica non più di qualche decina di metri. Sul posto gli agenti della squadra mobile, delle volanti e il personale della scientifica. Gli inquirenti sono sul posto, alla ricerca di altri elementi, di eventuali testimoni e di filmati da estrapolare dalle videocamere: i colpi di arma da fuoco sono stati distinti chiaramente. 

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