SAN FOCA (Melendugno) - Fiamme nel cuore della notte sono divampate nello stabilimento balneare “Ensò Beach”, sulla strada provinciale numero 366, a San Foca, marina di Melendugno. A prendere fuoco è stato il motociclo Yamaha T-Max di proprietà di un trentatreenne che si occupa della vigilanza presso lo stessa struttura di cui è titolare Tommaso Tommasi, il quarantaquattrenne finito alle pagine della cronaca per essere stato vittima, la notte dello scorso 19 giugno, di una misteriosa e sanguinosa aggressione sul lungomare Matteotti: fu ferito con almeno quattro coltellate all’addome, alle gambe e alla spalla, e per lui fu necessario il trasporto in ambulanza nell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove arrivò con codice rosso e la prognosi fu inferiore ai venti giorni.

Per quest’ultimo episodio risulta indagato a piede libero per lesioni aggravate un ventottenne di Castrignano de'Greci, con il quale il titolare della struttura avrebbe discusso precedentemente nell’autovettura (del primo) e che fu trovato in possesso di un coltello. Anche per il giovane, ferito a una mano, furono necessarie cure mediche nel nosocomio leccese.

Che ci sia un nesso tra i due fatti? Troppo presto per stabilirlo.

A cercare di fare luce sulle vicende saranno i carabinieri della stazione locale, giunti nello stabilimento intorno alle 2.30, per gli accertamenti del caso. Sul posto è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per estinguere il rogo, di cui al momento non è stata accertata l’origine, se dolosa o accidentale. Dalle prime verifiche, i “caschi rossi”, infatti, non sarebbero riusciti a trovare elementi utili a stabilire cosa abbia scatenato le lingue di fuoco: se la mano la mano di qualche intenzionato o, piuttosto, un guasto al mezzo.

Certo è che il motociclo è stato completamente distrutto dalle fiamme.