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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Santa Cesarea Terme

Fiamme nella motovedetta: poi, un'esplosione e a picco

L'episodio all'alba nelle acque di Santa Cesarea Terme. Salvi gli otto uomini dell'equipaggio, finanzieri di stanza a Gallipoli. Hanno provato invano a spegnere il rogo partito nella sala macchine

Un incendio improvviso a bordo, quando stavano sorgendo le prime luci dell'alba di ieri sul mare di Santa Cesarea Terme, a tre miglia dalla costa. Otto militari della guardia di finanza di stanza a Gallipoli hanno rischiato di rimanere travolti dalle fiamme. Nei primi bagliori delle 5 del mattino, al largo, il fumo e le lingue di fuoco che correvano fra motori e ponte. Hanno provato a domarle, gli uomini dell'equipaggio, ma ormai erano troppo estese. In pochi attimi, stavano già devastando le cabine, divorando il legno. Più di un'ora, hanno lavorato, gettando acqua, cercando di salvare la motovedetta. Ma ad un certo punto, quando ormai anche il ferro stava diventando incandescente, il comandante ha dovuto ordinare ai suoi uomini di abbandonare la motovedetta.

A raccogliere i primi sos lanciati nell'aria, una nave della marina militare della San Giorgio che stava transitando nelle stesse acque. Anche l'equipaggio di quest'imbarcazione, che ha soccorso i finanzieri, ha provato a drenare gli effetti del rogo. Ma è stato tutto inutile. Un boato ha infranto la quiete del mattino ormai sorto sulle acque, la fiancata si è lacerata, la motovedetta è stata inghiottita in pochi minuti dalle acque marine, adagiandosi sul fondo, ad un centinaio di metri di profondità. Gli otto finanzieri sono stati raccolti da una seconda motovedetta della guardia di finanza, partita da Otranto, e condotti a terra.

L'incendio, secondo quanto riferito dagli stessi testimoni, ha avuto origine nella sala macchine e non è da escludere che alla base possa esservi la fenditura di una tubatura dell'olio. Il fatto spiegherebbe anche perché le fiamme si sono propagate con una velocità tale da impedire qualsiasi tentativo di spegnimento. La motovedetta gallipolina si è ritrovata in quel tratto di mare per una pura casualità. Partita nei giorni scorsi dalla città ionica per operazioni di controllo della costa, era rimasta ferma nel porto di Otranto per due giorni, a causa del mare particolarmente mosso che aveva sconsigliato la navigazione. Ieri mattina il comandante aveva deciso di ripartire. Ma entranti nello specchio d'acqua antistante Santa Cesarea, gli uomini dell'equipaggio sono stati sorpresi dall'incendio. Secondo i primi accertamenti, non dovrebbero esservi rischi di inquinamento dell'habitat marino.

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