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Cronaca Stadio / Piazza Napoli

Fiamme sulla porta dell'agenzia di pratiche di cui è socio Finamore

Ignoti hanno cosparso di liquido infiammabile dell'ufficio di piazza Napoli che si occupa di documenti per le autovetture. Il consigliere comunale di Prima Lecce avvisato dalla Digos. Danni lievi, il movente per ora è sconosciuto

LECCE – Misterioso atto incendiario nella notte a Lecce, in piazza Napoli, ai danni dell’agenzia di pratiche assicurative e automobilistiche Sa.Fi. Sas di Fabrizio Sarti e di cui socio è anche Antonio Finamore, consigliere comunale a Palazzo Carafa.

Ignoti hanno cosparso la porta d’ingresso dell’agenzia del rione San Sabino con del liquido infiammabile, appiccando il fuoco. L'ufficio sorge nello stesso stabile al centro della piazza dove si trovano diverse altre attività commerciali, un ufficio postale e la sede di quartiere dell’anagrafe.

Le fiamme hanno provocato un lieve annerimento e danni, tutto sommato, contenuti. Tanto che il fuoco si è estinto da solo, senza necessità dell’intervento dei vigili del fuoco, e la vicenda in generale è stata scoperta solo questa mattina.

Sul posto è stata chiamata la polizia per un sopralluogo e il caso è passato poi in mano agli investigatori della Digos. Una prassi, per verificare se il caso possa ascriversi proprio all’attività politica di Finamore che, come noto, è stato eletto a giugno con Grande Lecce, sostenendo la coalizione di centrodestra, salvo uscire dal gruppo insieme con Paola Gigante e Laura Calò, fondare Prima Lecce e schierarsi a sostegno della maggioranza del sindaco Carlo Salvemini, nel famoso  “patto per la città” che ha permesso di uscire da una fase di stallo.

Lo stesso Finamore è stato avvisato dalla Digos di quanto avvenuto. Tuttavia, nell’agenzia di pratiche i soci non riescono a darsi una spiegazione per il gesto, escludendo anche il movente politico. L'uffcio preso di mira non è dotato di videocamere di sorveglianza. Le uniche più vicine sono quelle dell'ufficio postale, che saranno visionate per sperare di vedere se si noti il passaggio di qualche persona sospetta. 

La solidarietà di Guido e Molendini

Ad Antonio Finamore il consigliere di minoranza Andrea Guido ha voluto manifestare tutta la sua solidarietà: "Incendiare un portone o anche una semplice saracinesca è un gesto vile, oltre che spregevole. È un’intimidazione non solo esecrabile, ma anche riprovevole perché portata a termine presso la sede lavorativa di Antonio Finamore. La gravità di quanto accaduto suscita sentimenti di sdegno profondo perché allunga la serie delle intimidazioni all’indirizzo degli amministratori della cosa pubblica, coinvolgendo chi, con solerzia, vive in mezzo alla gente, impegnandosi in prima linea nei quartieri, dalla parte del cittadino, e sforzandosi di interpretarne bisogni e difficoltà".

Dai banchi della maggioranza parla Gabriele Molendini, capogruppo di Lecce Città Pubblica: "Mi auguro che la vicenda sia estranea alla sua attività politica. Rimane un fatto grave. A nome mio personale, dei consiglieri di Lecce Città Pubblica e dell’associazione tutta esprimo ad Antonio la mia solidarietà. Antonio è persona schietta e senza molte sovrastrutture: a volte può dar fastidio".

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