rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Affare filobus e conti svizzeri, arrestato docente universitario

Colpo di scena nell'inchiesta su riciclaggio e tangenti sull'asse Lecce-Lugano e che ruota intorno a Massimo Buonerba: in carcere Giordano Franceschini, con l'accusa di truffa aggravata. Padovano, insegna a Perugia

 

LECCE - Colpo di scena nell'inchiesta sul presunto giro di riciclaggio e tangenti portato avanti sull'asse Lecce-Lugano e che ruota intorno alla figura del professor Massimo Buonerba, ex consulente legale dell'allora sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone. Un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, infatti, è stata emessa nei confronti di una delle persone coinvolte nelle indagini: il professor Giordano Franceschini, 45 anni.

La misura nei confronti dell'ingegnere originario di Padova, docente presso l'Università di Perugia, è stata emessa dal gip Antonia Martalò. L'accusa ipotizzata è di truffa aggravata. Secondo quanto sarebbe emerso dalle indagini, quella di Franceschini potrebbe essere una delle figure chiave nell'ambito della presunta truffa legata all'affaire del filobus. Le accuse, infatti, ruoterebbero attorno ad alcune false fatture emesse a danno del Comune di Lecce nell'ambito del progetto per la realizzazione del tanto discusso sistema di trasporto. A motivare l'arresto ci sarebbe, oltre ai gravi indizi di colpevolezza, l'esigenza cautelare della possibile reiterazione del reato. La figura di Franceschini, infatti, sarebbe legata, in qualità di consulente, ad altri appalti di rilievo. L’interrogatorio di garanzia sarà eseguito domani nel carcere di Borgo San Nicola, a Lecce, dove il professionista è stato trasferito dalle “fiamme gialle” nella tarda serata di ieri.

Al centro dell’inchiesta, avviata in base a una segnalazione della magistratura elvetica, un conto corrente svizzero sospetto e riferibile a Buonerba, su cui sarebbe transitata una cifra di poco inferiore ai due milioni di euro. Soldi illeciti che, ipotizzano l'accusa e le indagini condotte dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Lecce, sarebbero finiti sul conto svizzero dell’ex consulente di Palazzo Carafa, proprio in relazione al tanto discusso progetto filobus.

Nel fascicolo, oltre a Massimo Buonerba risultano indagati il figlio Roberto; l’ex funzionario di una banca di Lugano Angelo Ferrari e altri suoi due familiari: Renata e Olivier e l’imprenditore bolognese Giorgio Zoboli e altre quattro persone. Per loro le ipotesi di reato a vario titolo sono di riciclaggio, favoreggiamento e corruzione.

Per il prossimo 24 novembre, intanto, è stato fissato un nuovo interrogatorio, per Massimo Buonerba, davanti dal gip Antonia Martalò, chiesto per rogatoria dalla procura elvetica che sta conducendo un'inchiesta parallela a quella di Lecce. All'interrogatorio sarà presente il pubblico ministero svizzero Pierluigi Pasi, titolare del procedimento. Il precedente interrogatorio era durato solo pochi minuti. Buonerba, infatti, aveva scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Affare filobus e conti svizzeri, arrestato docente universitario

LeccePrima è in caricamento