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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Filobus e fatture false, parziali ammissioni di Franceschini

E' durato poco più di un'ora e mezza l'interrogatorio di garanzia del docente universitario arrestato nell'ambito dell'inchiesta sul presunto giro di tangenti. Domani sarà interrogato anche Massimo Buonerba

 

LECCE - E' durato poco più di un'ora e mezza l'interrogatorio di garanzia del professor Giordano Franceschini, arrestato lunedì sera nell'ambito dell'inchiesta sul presunto giro di tangenti legato al progetto del filobus e che ruota intorno alla figura del professor Massimo Buonerba, ex consulente legale dell'allora sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone. L'accusa ipotizzata nei confronti dell'ingegnere originario di Padova, 45enne docente presso l'Università di Perugia, è di truffa aggravata.

Il professor Franceschini ha risposto alle domande del gip Antonia Martalò, lo stesso giudice che ha emesso la misura della custodia cautelare in carcere. Secondo quanto si è appreso, l'ingegnere di origini venete avrebbe, seppur solo in minima parte, confermato le accuse che gli vengono contestate, spiegando di aver sottoscritto delle false fatture nell'ambito del progetto sulla realizzazione del servizio metropolitano di superficie. Fatture che, però, non avrebbero aricchito illecitamente il noto professionista, visto che i compensi erogati con le stesse erano già stati stabiliti in precedenza.

Secondo quanto sarebbe emerso dalle indagini, quella di Franceschini potrebbe essere comunque una delle figure chiave nell'ambito della presunta truffa legata all'affaire del filobus, finito da tempo sotto la lente degli inquirenti. A motivare l'arresto ci sarebbe, oltre ai gravi indizi di colpevolezza, l'esigenza cautelare della possibile reiterazione del reato.

La figura di Franceschini, infatti, sarebbe legata, in qualità di consulente, ad altri appalti di rilievo. Dalle dichiarazioni di Franceschini potrebbero inoltre emergere elementi utili all'inchiesta che vede come indagati Massimo Buonerba e altre nove persone. L'ex consulente di Palazzzo Carafa domani, condizioni di salute permettendo, dovrebbe essere interrogato dal gip Antonia Martalò. Si tratta di un nuovo interrogatorio chiesto per rogatoria dalla procura elvetica che sta conducendo un'inchiesta parallela a quella di Lecce. All'interrogatorio sarà presente il pubblico ministero svizzero Pierluigi Pasi, titolare del procedimento. Il precedente interrogatorio era durato solo pochi minuti. Buonerba, infatti, aveva scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.

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