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Cronaca

Filobus, Franceschini ai domiciliari. Presto nuovi indagati?

Il gip del Tribunale di Lecce, Antonia Martalò, ha disposto l'attenuazione della misura cautelare nei confronti del docente universitario. Presto potrebbero emergere nuovi sviluppi nell'ambito dell'inchiesta giudiziaria

 

LECCE - Il gip del Tribunale di Lecce, Antonia Martalò, ha disposto l'attenuazione della misura cautelare, con l'applicazione degli arresti domiciliari, nei confronti del professor Giordano Franceschini, arrestato lunedì scorso nell'ambito dell'inchiesta sul presunto giro di tangenti legato al progetto del filobus e che ruota intorno alla figura del professor Massimo Buonerba, ex consulente legale dell'allora sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone. L'accusa ipotizzata nei confronti dell'ingegnere originario di Padova, 45enne docente presso l'Università di Perugia, è di truffa aggravata. Franceschini ha lasciato in mattinata il carcere di Borgo San Nicola per raggiungere, accompagnato dalla sorella e dal cognato, la sua abitazione a Perugia.

A motivare l'attenuazione della misura nei confronti del docente universitario, l'atteggiamento pienamente collaborativo di Franceschini, che ha risposto nei giorni scorsi, in sede di’interrogatorio di garanzia, alle domande del gip Antonia Martalò. L'ingegnere di origini venete avrebbe, seppur solo in parte, confermato le accuse che gli vengono contestate, spiegando di aver sottoscritto delle false fatture, ma non nell'ambito del progetto sulla realizzazione del servizio metropolitano di superficie (di cui era progettista per conto dell'Ati) e solo per fini fiscali e per ottenere liquidità.

Il professore dell'Università di Perugia avrebbe, inoltre, nei due interrogatori fiume a cui è stato sottoposo giovedì e sabato al cospetto del procuratore aggiunto Antonio De Donno, fornito elementi e riscontri utili sotto il profilo investigativo, da cui potrebbero presto emergere nuovi e importanti sviluppi nell'ambito dell'inchiesta. Nuovi numi, infatti, potrebbero presto essere iscritti nel registro degli indagati.

Secondo quanto sarebbe emerso dalle indagini, quella di Franceschini potrebbe essere comunque una delle figure chiave nell'ambito della presunta truffa legata all'affaire del filobus, finito da tempo sotto la lente degli inquirenti. A motivare l'arresto, oltre ai gravi indizi di colpevolezza, l'esigenza cautelare della possibile reiterazione del reato. La figura di Franceschini, infatti, sarebbe legata, in qualità di consulente, ad altri appalti di rilievo. 

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