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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Filobus: Buonerba nega tangenti, ma tace sui conti svizzeri

L'ex consulente giuridico a Palazzo Carafa ha respinto le accuse relative alla concussione, ma non ha risposto alle domande dei magistrati sulla provenienza dei soldi sequestrati dalla Procura elvetica nelle banche Kbl e Pkb

 

LECCE - Si è svolto questa mattina, nel carcere di Borgo San Nicola, l'interrogatorio di garanzia di Massimo Buonerba, l'ex consulente giuridico dell'allora sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone. Il professore leccese è stato arrestato lunedì scorso dagli uomini della guardia di finanza nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte tangenti legate al progetto del filobus nel capoluogo salentino. Buonerba, assistito dal suo legale, l'avvocato Sabrina Conte, ha risposto, seppur solo in parte, alle domande del gip Antonia Martalò, che ha emesso la misura cautelare nei suoi confronti.
Massimo Buonerba-4-4L'ex consulente di Palazzo Carafa ha respinto le accuse della Procura (all'interrogatorio era presente il procuratore della Repubbblica Cataldo Motta), negando di aver mai incassato tangenti nell'ambito del progetto della metropolitana di superficie.  Buonerba, infatti, ha spiegato di aver intrattenuto con l'ingegnere Giordano Franceschini (il progettista del filobus nel consorzio Ati) rapporti saltuari e di scarso rilievo. Secondo l'ipotesi accusatoria sarebbe stato proprio il docente dell'Università di Perugia, arrestato lo scorso 21 novembre nell'ambito della stessa inchiesta e scarcerato sabato scorso dal Tribunale del Riesame, a versare a Buonerba una cifra vicina ai 600mila euro per ottenere l'incarico di progettista del filobus. A tal proposito il professore leccese ha spiegato che il suo ruolo nell'ambito del progetto non gli consentiva alcuna nomina. Secondo Buonerba a candidare la nomina di Franceschini nel ruolo di progettista sarebbestato il professor Raffaele Balli, docente dell’Università di Perugia, legato alla massoneria, scomparso nel luglio 2010. E' lo stesso Franceschini, in una sua deposizione ad ammettre i rapporti tra i due: "Buonerba e il professor Balli erano legati all'ambiente della massoneria".
Una tesi difensiva ritenuta, però, dallo stesso procuratore Cataldo Motta poco utile sotto il profilo investigativo.
Nessuna risposta, invece, in merito alle domande relative alla provenienza dei soldi sequestrati sui conti correnti svizzeri. Massimo Buonerba ha scelto, in questo caso, di avvalersi della facoltà di non ripsondere. La stessa linea difensiva è stata adottatata dall'indagato nell'interrogato per rogatoria chiesto dal procuratore elvetico Pierluigi Pasi, titolare dell'inchiesta della magistratura svizzera. L’inchiesta che è ha portato all'arresto dell'ex consulente giuridico della Poli è stata avviata proprio in base a una segnalazione della Procura d'Oltralpe, che ha sequestrato due conti correnti (presso le banche svizzere Kbl e Pkb) sospetti e riferibili a Buonerba, su cui sarebbero transitate cifre vicine ai 2 milioni e 800mila euro. L'avvocato Sabrina Conte presenterà istanza di scarcerazione al Tribunale del riesame.
Quella di Massimo Buonerba rimane la figura chiave sui presunti illeciti nell'affaire del filobus a Lecce. Un uomo che, scrive il gip Antonia Martalò nell'ordinanza di misura cautelare, "sfruttando una fitta rete di capacità relazionali in ambito politico-amministrativo, istituzionale ed economico presso il Comune di Lecce, era in grado di interferire sull’iter delle procedure d’appalto indette dallo Comune medesimo, nonchè sulla gestione delle attività economiche ad esso riferibili, e di lucrare, mediante artifici e raggiri, profitti indebiti con corrispondente ingiuto danno per l’ente”.
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