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Cronaca Taviano / Via Vittorio Veneto

Finisce la latitanza del boss di Galatone. Accerchiato il suo covo

Tranquillo Filoni, 52enne, deve scontare una pena di oltre 9 anni di carcere per associazione mafiosa e traffico di droga. Passata in giudicato la sentenza, si era nascosto in casa di un parente. Dove incontrava la sua convivente

 

TAVIANO – E’ finito in carcere Tranquillo Filoni, 52enne, di Galatone, ritenuto elemento di spicco della frangia della Scu che fa capo al clan di Marcello Dell’Anna di Nardò, sebbene con una certa autonomia locale sul territorio galatonese, tanto da stringere, nel tempo, rapporti d’affari con narcotrafficanti della zona di Gallipoli e persino di Taranto.     
Gli agenti di polizia del commissariato di Gallipoli hanno messo i titoli di coda sul film della sua, pur breve, scomparsa. Il 52enne era diventato uccel di bosco da quando aveva saputo che la sentenza a suo carico era ormai passata in giudicato e che quindi, la sua destinazione, per i prossimi anni, sarebbe stata la casa circondariale di Lecce. L’uomo, infatti, è stato condannato per associazione di tipo mafioso e associazione a delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. Deve scontare nove anni e sei mesi di reclusione.  
Ieri sera, intorno alle 20,30, a Taviano, dopo una serrata attività investigativa condotta dagli agenti agli ordini del commissario Emilio Pellerano, il pluripregiudicato è stato rintracciato e condotto in carcere. 
Filoni era stato scarcerato nel giugno scorso. Il 16 gennaio, dopo il rigetto del ricorso in Cassazione, era divenuta definitiva la sentenza di condanna emessa a suo carico nel 2009 dalla Corte d’appello di Taranto. L’8 febbraio scorso, l’ufficio esecuzioni penali presso la Procura generale della Corte d’appello di Lecce ha quindi emesso un ordine di carcerazione. Appena avuta notizia del passaggio in giudicato della sentenza, Filoni si è dato alla FILONI Tranquillo x stampa-2macchia, allontanandosi da Galatone. 
I poliziotti del commissariato gallipolino erano da diversi giorni sulle sue tracce, ben conoscendo le coperture che parenti e amici avrebbero potuto garantirgli. Così, è partita una vera e propria caccia all’uomo, con osservazioni di persone a lui vicine e pedinamenti, che ha permesso di individuare un’abitazione del centro di Taviano, in via Vittorio Veneto, in cui aveva trovato rifugio e dove, saltuariamente, pare che incontrasse anche la sua convivente. Ieri sera, circondato l’edificio, risultato occupato da qualche tempo da un familiare, la cui posizione è ora al vaglio degli inquirenti, gli agenti hanno fatto irruzione, cogliendo Filoni di sorpresa. L’uomo, probabilmente consapevole che alla fine il cerchio si sarebbe stretto attorno a lui, non ha opposto resistenza. 
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