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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Poste: personale regola accesso dei pensionati in fila, esposto del sindacato

Ogni mese, in occasione del pagamento delle pensioni, le code all'esterno degli uffici postali vengono gestite dal personale che, segnala Flc-Cgil, non è nemmeno assicurato per questa mansione. Una legge prevede infatti un limite di capienza nei luoghi di lavoro

LECCE – La Slc Cgil si affida alle verifiche di Ispettorato del lavoro, Spesal e Inail per cercare di mettere fine ai problemi determinati dalla lunghe file di pensionati che attendono all’esterno degli uffici postali il proprio turno per ritirare il tagliando con il numero progressivo. Una scena che si ripresenta puntualmente ogni primo del mese e che per il sindacato dipende dall’applicazione di un decreto ministeriale del 1998 sulla sicurezza antincendio e la gestione delle emergenze nei luoghi di lavoro.

In pratica esiste un limite di capienza in proporzione alla grandezza del locale che va rispettato per prevenire inconvenienti dovuti al sovraffollamento. Ma per il sindacato di categoria dei dipendenti postali, le norme vengono applicate scaricandole sugli utenti e sul personale: è infatti il direttore della sede, oppure un suo delegato, a regolare l’entrata. Una mansione supplementare, insomma, che per la Slc Cigl non ha riscontro né dal punto di vista contrattuale né assicurativo visti i probabili rischi (rapine, alterchi).

“Noi riteniamo che Poste Italiane – scrivono in una nota i segretari comprensoriali Salvatore Labriola e Bruno Tataranni - e debba necessariamente esporre pubblicamente, all’ingresso di ogni ufficio, il numero di utenti che possono sostare all’interno e dichiarare come viene regolato l’ingresso, dotandosi di personale adeguato e qualificato alla vigilanza”. Ma, alle continue sollecitazioni l’azienda non avrebbe mai risposto tanto da convincere Slc Cgil a seguire la via degli esposti agli enti competenti.

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