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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Melissano

Freddato a 22 anni con un colpo di pistola alla testa: confermati due ergastoli

La Corte d’Assise d’appello di Lecce ha modificato solo una delle quattro condanne inflitte in primo grado in merito all’omicidio di Francesco Fasano, avvenuto il 25 luglio del 2018

MELISSANO - Confermati dalla Corte d’Assise d’Appello di Lecce, presieduta dal giudice Vincenzo Scardia, gli ergastoli inflitti a Daniele Manni, 42 anni, di Casarano, e Angelo Rizzo, 30, di Melissano, per l’omicidio di Francesco Fasano, il 22enne di Melissano freddato con un colpo di pistola alla tempia, il 25 luglio del 2018.

La sentenza non ha cambiato di una virgola il verdetto emesso nei loro riguardi nel processo di primo grado terminato il 26 novembre del 2020 e che aveva dispostoper entrambi anche l’isolamento diurno per 18 mesi.

Manni rispondeva anche di duplice tentato omicidio per quei colpi di arma da fuoco indirizzati alle vetture di Fasano e di Pietro Bevilacqua, 34 anni, di Casarano, qualche giorno prima della morte del primo, scaturita, secondo le indagini, condotte dalle sostitute procuratrici Stefania Mininni e Maria Vallefuoco e dall’aggiunto Guglielmo Cataldi, da disaccordi nella gestione del mercato locale degli stupefacenti. Ma da questa accusa è stato assolto “per non aver commesso il fatto”.

I due imputati sono stati, inoltre, nuovamente riconosciuti responsabili di aver fatto parte di un’associazione a delinquere impegnata nel traffico di droga, insieme ad Antonio Librando, 54 anni, e Luciano Manni, 69 anni, entrambi di Melissano: anche per il primo è stata confermata la condanna a 14 anni, mentre per il secondo è stata ridotta, da 24 a 14 anni.

Per quest’ultimo reato, accertato dagli inquirenti proprio mentre cercavano di fare luce sull’omicidio, erano finiti sott’accusa anche altri sei uomini, nei riguardi dei quali il processo discusso col rito abbreviato si concluse con la loro assoluzione.

Non appena i giudici finiranno di mettere nero su bianco le motivazioni della sentenza (entro novanta giorni), che ha confermato anche il risarcimento del danno in separata sede e una provvisionale di 50mila euro a testa per i familiari di Fasano (parte civile con gli avvocati Arcangelo e Luigi Corvaglia), da parte di Manni e Rizzo, gli avvocati difensori Stefano Pati, Mario Ciardo, Francesca Conte, Luca Laterza ed Ezio Garzia, valuteranno il ricorso in appello.

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