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Cronaca

Frisullo da Bari si difende: "Mai pagato da Tarantini"

L'ex vicepresidente si difende davanti ai suoi legali: lunedì prossimo interrogatorio di garanzia. Berlusconi elogia il pm che arresta Frisullo, mentre D'Alema scarica l'ex pupillo ed elogia Pd

BARI - "Non sono mai stato pagato da Tarantini": la dichiarazione di Sandro Frisullo, ex vicepresidente della regione Puglia, arrestato l'altro ieri, per associazione a delinquere e turbativa d'asta, ai suoi legali arriva netta dal carcere di Bari. L'esponente del Pd non ha negato l'amicizia con il re delle protesi, rileggendola oggi, alla luce dei risvolti, "evidentemente inopportuna". L'avvocato Laforgia ha spiegato ai giornalisti che "Frisullo si è dimesso dalla carica in giunta dall'estate scorsa e non ha incarichi pubblici da quasi un anno".

Per gli avvocati di Frisullo, l'arresto rappresenta un errore di "forma e di sostanza" e si augurano di poter dimostrare nell'interrogatorio di garanzia le ragioni del proprio assistito. E proprio l'interrogatorio di garanzia è stato fissato per lunedì prossimo, alle 10. Tarantini aveva spiegato che la sua conoscenza dell'ex vicepresidente si fosse intensificata, dopo che quest'ultimo avrebbe saputo delle frequentazioni di belle ragazze dell'imprenditore barese. Tarantini, nelle sue deposizioni, racconta di una sorta di "protezione politica", ad un costo fisso di 12mila euro mensili, versati da gennaio/febbraio 2008 fino a novembre dello stesso anno, assicuratagli da Frisullo, e che, per le delibere vinte alla Asl Lecce avrebbe consegnato allo stesso esponente Pd in un paio di tranche 50mila euro.

E non solo: dentro ci sarebbe l'estensione di interventi richiesti da Tarantini a Frisullo, per le forniture alla Asl di Lecce, con destinatario il direttore amministrativo, Vincenzo Valente, di una delibera già fatta per il Policlinico Bari per circa 2milioni di euro, "aggiudicata alla Tecnohospital per acquisto di ferri chirurgici fino alla soglia del 40% senza nuova gara in virtù di una legge regionale"; ci sarebbero i rapporti controversi con l'imprenditore barese Marzocca per l'appalto per l'archivio delle cartelle cliniche, con dettagli specifici sulla consegna dei soldi destinati allo stesso Frisullo.

Stando ai racconti di Tarantini, lo stesso Frisullo gli avrebbe confidato del timore di essere intercettato e di una indagine in corso dei pm Rossi e Nicastro sugli accreditamenti della Regione in favore di una clinica privata: e ancora, oltre ai soldi, Tarantini afferma di aver regalato all'ex vicepresidente abiti, cappotti, camicie, cravatte e scarpe. L'interrogatorio di garanzia permetterà a Frisullo di raccontare la sua versione dei fatti e la sua verità.

La politica, intanto, continua a dividersi sul caso. Dura la dichiarazione di Silvio Berlusconi, che sarà il prossimo 24 marzo a Bari, e che plaude all'arresto di Frisullo, evidenziando che esiste "una magistratura politicizzata, che detta i tempi e i modi della campagna elettorale", ma, a Bari, "c'è un magistrato vero, non di destra che arresta l'ex vicepresidente della giunta regionale Pd Frisullo e che ha fatto il suo dovere". Massimo D'Alema, grande amico di Sandro Frisullo, sembra clamorosamente "scaricare" uno dei suoi compagni storici, dichiarando come l'ex vicepresidente sia "ora un privato cittadino" e ribadendo che il Pd non debba affrontare alcuna questione morale, perché "affrontata già un anno fa", con il rimpasto di giunta: "Queste accuse colpiscono - afferma D'Alema - se fosse così sarebbero molto gravi e non vanno affatto sottovalutate. Ma il Pd e il centrosinistra hanno fatto ciò che dovevano fare: e cioè hanno agito per separare il governo della Puglia e le nostre responsabilità politiche dalle responsabilità personali, se saranno accertate, di una persona".

Rocco Palese, candidato del centrodestra, mette in "serio dubbio" l'intelligenza dell'avversario Vendola: "Dov'era in questi 5 anni e come ha fatto a non accorgersi di quello che gli accadeva intorno? E come può ancora oggi prendere le distanze dal suo sistema e dalla sua gestione dicendo di aver azzerato la Giunta quando leggiamo sulla stampa che sarebbe coinvolto anche un assessore ancora in carica?". Per Palese, Vendola non può essere "super partes", avendo "per quattro anni delegato al Pd la gestione di settori strategici, come le attività economiche, la sanità, i trasporti, l'agricoltura": "Vuol dire - dichiara - che non sapeva nulla di quello che mezza Giunta faceva e che firmava e approvava le delibere senza leggerle? Ci faccia il piacere. Non sarebbe in ogni caso giustificabile".

E arriva la replica dello stesso Vendola, che chiede al Pdl di non fare la morale: "Il Pdl non mi sembra nelle condizioni di elargire insegnamenti sulla questione morale - asserisce - del resto, il mio governo, a differenza del loro, ha dimostrato una capacità di reazione senza precedenti, cosa che non si può certo affermare in merito all'esperienze qui e in altre regioni, né ora né tantomeno in passato. Se poi vogliamo discutere della qualità delle strutture sanitarie in questa regione facciamolo pure. Quando abbiamo cominciato nel 2005, i macchinari e le infrastrutture sanitarie erano degne di un'epoca medievale. Abbiamo dovuto colmare un vuoto colossale per colpa della negligenza di un governo decennale della destra pugliese, che registrava il trend di mobilità passiva dei ricoveri fuori regione più alto del Mezzogiorno".

E sul complimento in merito all'intelligenza, Vendola ringrazia "di cuore" Palese: "Anche se - risponde ironicamente - ricevere questo tipo di apprezzamenti da colui che ha firmato dei bond milionari senza conoscere la lingua inglese e a scapito dei pugliesi, lascia qualche dubbio sulla loro valenza".

E intanto, Guido Scoditti, direttore generale dell'Asl di Lecce, chiarisce la sua posizione in merito ad alcune notizie sul suo conto che l'avrebbero dipinto in atteggiamento di totale riverenza, gratitudine e disponibilità nei confronti dell'ex vicepresidente Frisullo. "Le intercettazioni riportate dai media tra il sottoscritto ed il dottor Frisullo - spiega - riguardano mie determinazioni dello nei confronti di un dirigente amministrativo e del direttore sanitario pro tempore, completamente di segno opposto ai desiderata del vicepresidente; in particolare per quanto riguarda quest'ultimo, sarebbe opportuno guardare alla sostanza dei fatti, se è vero che il pur apprezzato dottr Sanapo ha dovuto contrastare le decisioni dello scrivente con due ricorsi alla magistratura amministrativa per poter ricoprire l'incarico contestato".

"Amareggia - prosegue - che la mia usuale cortesia nei confronti di tutti gli interlocutori venga scambiata in atteggiamento di riverenza o asservimento (come riportato) o di gratitudine (e perché mai?); chi conosce il sottoscritto sa bene quanto sia sempre, in qualsiasi circostanza e, soprattutto nei confronti di tutti, disponibile al dialogo sempre con lo stesso stile". Scoditti stesso, poi, chiarisce di non essere "ad oggi destinatario di alcun provvedimento giudiziario" e spiega, infine, che "gli episodi di ritenute irregolari forniture sanitarie risalgono a qualche anno fa o avviati prima del mio insediamento".

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