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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Auto di lusso a prezzi stracciati grazie alla frode. Nei guai concessionario

Un 40enne leccese, titolare di un noto autosalone, è finito nei guai con l'accusa di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture false. Attraverso il sistema "Carosello", riusciva a piazzare veicoli sul mercato a costi concorrenziali. La segnalazione partita dal Tribunale di Taranto

LECCE – Il titolare di un noto autosalone di Lecce è finito nei guai, per aver evaso oltre 300mila euro di Iva, 325mila e 323 per la precisione. Denunciato dai finanzieri della compagnia di Lecce, diretti dal capitano Laura Patriarca, l’uomo non avrebbe comunicato, tra il 2009 e il 2013, sia l’ammontare dell’Imposta valore aggiunto, sia i ricavi per oltre 230mila euro. Avrebbe trasgredito volutamente la norma in materia fiscale, per piazzare sul mercato i propri veicoli a costi allettanti.

 Il 40enne leccese avrebbe, infatti,  creato un soggetto economico fittizio per non versare mai l’Iva alle casse dello Stato. L’attività investigativa si è protratta per alcuni mesi ed è partita da una delle segnalazioni giunte al Tribunale di Taranto, facendo emergere come la società sottoposta alle verifiche, che commercia marchi prestigiosi,  avrebbe utilizzato false fatture nell’ambito di una cosiddetta “frode carosello”, utilizzata per evadere l’Iva e per l’acquisto di autovetture provenienti da paesi dell’Unione Europea.

Questo meccanismo fraudolento, piuttosto diffuso, ha consentito evadere l’onere economico e di offrire sul mercato gli automezzi a prezzi nettamente concorrenziali. L’amministratore della società è stato deferito all’autorità Giudiziaria per il reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o di altri documenti per operazioni inesistente.

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