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Cronaca

Furti a ripetizione, inflitti quattro anni e 11 mesi al Lupin salentino

Emesso il verdetto nei riguardi del 39enne di Monteroni che era diventato l’incubo dei negozianti e che, lo scorso settembre, fu protagonista di una clamorosa fuga dal penitenziario di Bari. Condannata anche la presunta complice

LECCE - Dal banco degli imputati rispondeva di 15 furti riusciti e due tentati nei riguardi di esercizi commerciali a Lecce, Monteroni, Lequile e San Pietro in Lama, tra il dicembre del 2020 e l’aprile dello scorso anno. Ma non solo. Tra le contestazioni c’erano anche lesioni personali colpose e omissione di soccorso, perché dopo aver investito un’automobilista con una vettura rubata, e averle provocato delle ferite a causa dello scontro, si sarebbe dileguato.

Non è un caso quindi che Vincenzo Rossetti, 39enne di Monteroni di Lecce, in questi anni si sia conquistato il soprannome di Lupin. Finito alla cronaca anche per la sua clamorosa fuga, lo scorso 26 settembre,  dal penitenziario “Francesco Rucci” di Bari, dove era finito proprio per una serie di furti, e dove è attualmente detenuto, ora è arrivata la condanna nel processo discusso col rito abbreviato.

La giudice Giovanna Piazzalunga gli ha inflitto 4 anni e 11 mesi di reclusione (a fronte di una richiesta dell’accusa a 6 anni e 8 mesi), e ha comminato dieci mesi a Fiorina Calcagnile, 34enne di Lecce (la richiesta era di 1 anno e 8 mesi), ritenuta sua complice in tre colpi dai seguenti bottini: una pochette e il cellulare di una commessa in servizio al Conad,  il 29 dicembre del 2020; il registratore di cassa con 700 euro da “Gusto Food Store” a Lecce, il 2 gennaio del 2021; un’autovettura a Lequile, lo scorso 23 marzo. Alla guida di questo mezzo, il giorno dopo il furto, Rossetti avrebbe travolto una Hyundai a San Pietro in lama, dopo la rotatoria, lungo la strada comunale che porta a Monteroni. Dopo lo scontro, proseguì la corsa, mentre la malcapitata fu costretta a ricorrere alle cure dei sanitari, a causa delle lesioni provocate dal violento impatto e giudicate guaribili in quindici giorni.

Tra le azioni delittuose che Lupin avrebbe messo a segno senza aiuti, c’è quello ai danni dell’esercizio commerciale “Le delizie del forno” a Lecce, dove, un anno fa, sarebbe riuscito ad appropriarsi della somma di circa 2mila euro.

Dopo che saranno depositate le motivazioni della sentenza (entro sessanta giorni), gli imputati - difesi, Rossetti, dall’avvocato Carlo Madaro, e Calcagnile, dall’avvocata Rita Ciccarese - valuteranno il ricorso in appello.

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