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Cronaca

Furti di opere d'arte: Puglia nona in Italia secondo uno studio di Assiv

Fra le province pugliesi, quella di Lecce è al terzo posto, con il 19 per cento di furti Ventisei i casi denunciati in un anno in regione, secondo la classifica nazionale stilata dall’osservatorio sulla vigilanza privata in base ai dati Istat più recenti

LECCE – Non è un primato, ma i numeri non sono nemmeno confortanti. Per furti d’opere d’arte e di materiale archeologico, la Puglia si colloca in nona posizione su venti regioni italiane. Poco sopra la metà. E fra le province pugliesi, quella di Lecce è al terzo posto, con il 19 per cento di furti denunciati.  

Certo, si tratta solo di una minima parte rispetto all’oceanica cifra di 250mila effrazioni in abitazioni private consumate ogni anno nelle abitazioni italiane, ma pur sempre di un fenomeno preoccupante. L’Italia vanta un patrimonio artistico che non ha pari nel mondo e spesso e volentieri questi furti avvengono su precisa commissione.  

La Puglia, dunque: ventisei i casi denunciati in un anno, secondo la classifica nazionale stilata dall’osservatorio Assiv sulla vigilanza privata in base ai dati Istat più recenti. Il primo posto è occupato dal Lazio con ottantuno furti denunciati, seguita da Lombardia con settantasette e Campania con cinquantacinque. All’interno della Puglia il primato negativo è della provincia di Foggia con il 27 per cento dei furti denunciati, seguita da quella di Bari con il 23 per cento, quindi da quella di Lecce con il già citato 19 per cento. A seguire, Barletta-Andria-Trani con il 15 per cento, Taranto e Brindisi con il 7 per cento ciascuna.

Nel Salento, lo scorso anno, i casi non sono certo mancati. Ovviamente non sempre se ne viene a conoscenza, ma basti citare gli episodi dell’antica tela raffigurante Sant’Andrea Apostolo rubata ad ottobre del 2014 da un palazzo attiguo alla chiesa di Santa Maria Ausiliatrice a Galatina, ritrovata dopo 48 ore dagli agenti di polizia del commissariato di Galatina o, qualche mese prima, a fine agosto, le tele sottratte da un’antica dimora del centro storico del pittore Michele Palumbo di Calimera, vissuto fra 800 e 900 e mai più rinvenute.   

L’Assiv, che ha stilato questo studio, è l’associazione nazionale di categoria delle imprese di vigilanza privata e servizi fiduciari. Aderisce a Confindustria. E dato nel periodo estivo a fare vera festa, nelle vacanze altrui, sono sempre più spesso i ladri, fornisce anche alcuni suggerimenti utili per chi non vuole ritrovare con la brutta sorpresa della casa svaligiata in città.

Primo: evitare di far sapere pubblicamente il periodo e la durata della vacanza. Meglio continuare a usare la formula generica “in questo momento non possiamo rispondere” nella segreteria telefonica. E’ importante anche fare attenzione a non diffondere post sui social network con informazioni troppo dettagliate sulle proprie ferie.

Secondo: se si sta via a lungo, è meglio non far accumulare la posta nella cassetta chiedendo a un vicino di ritirarla. Questo è indice di assenza e le vedette che vanno in avanscoperta per conto delle bande di predoni studiano certi dettagli.

Terzo: se si abbia la possibilità, attivare un servizio di pronto intervento su allarme che faccia arrivare sul posto una guardia giurata armata. Si evitano così i rischi di incontri sgraditi a parenti o amici incaricati di intervenire.

Quarto: in assenza di misure antintrusione, è consigliabile comunque fare un elenco e fotografare gli oggetti di valore, in particolare preziosi e opere d’arte, per avere più probabilità, in caso di furto, di ritrovarli fra le refurtive eventualmente recuperate dalle forze dell’ordine.

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