Ladri nel deposito, maxi furto di carburanti per 65mila litri
Praticati due fori. Uno nel muro di cinta della Icogea, che sorge nella zona industriale. Usate non meno di un paio di autocisterne. Il fatto è stato scoperto soltanto questa mattina, da uno dei titolari dell'azienda
CAVALLINO – A ben vedere, non è neanche il primo episodio, ma solo uno dei tanti di una serie avvenuti negli anni, l’ultimo dei quali si era registrato ad Uggiano La Chiesa nel settembre scorso.
Sono circa 65mila i litri di carburante, fra gasolio e benzina, rubati la notte scorsa dal deposito della Icogea Srl di Cavallino, azienda specializzata nella costruzione e nella manutenzione di impianti di carburanti. Il magazzino sorge nella zona industriale del comune alle porte di Lecce, al chilometro 963 della strada statale 16. Ed è stato un colpo in grande stile, organizzato da una banda specializzata.
Impossibile stabilire, al momento, quanti siano stati gli uomini ad agire, né il numero di mezzi. Considerando che si tratta di due tipi di carburanti diversi, si può comunque ipotizzare che le autocisterne impiegate non fossero meno di due.
Per entrare nel deposito, i ladri hanno praticato due fori. Uno nella parete esterna di un muro di cinta di una proprietà confinante (al momento allo stato rustico), sulla destra del deposito, poi un secondo, largo circa 60 centimetri e lungo 70, nel muro della Icogea.
Hanno attraversato due proprietà, dunque. Sfruttando passaggi larghi il necessario perché riuscissero a passare uno o più uomini, con le pompe da infilare nei serbatoi ed iniziare ad aspirare il carburante. L’intero lavoro, svolto nel cuore della notte, non sarà durato meno di un paio d’ore, durante le quali nessuno s’è accorto di nulla. Le autocisterne, oltretutto, si suppone che fossero piuttosto distanti, in mezzo alle campagne.
Ad accorgersi del maxi-furto, solo questa mattina, uno dei titolari, al momento di recarsi nel deposito per avviare l’attività. L’uomo ha così chiamato i carabinieri. Sul posto sono intervenuti i militari della stazione locale, del nucleo radiomobile di Lecce e personale della sezione rilievi del comando provinciale, a caccia di tracce utili alle indagini. Ma c’è da dire che ne sono rimaste davvero poche. Un lavoro eseguito ad arte da professionisti del crimine.