rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Poggiardo

Furto dei cavi e passaggio a livello in tilt, arrestato

Due giovani finiscono nei guai per ricettazione. Un 29enne in manette, l'amico di 17 anni denunciato. A loro non è stato imputato il furto ma sono stati beccati dai carabinieri con il cavo di rame

POGGIARDO - Se non fosse stato per il blocco immediato dei treni della Sud-Est, sulla tratta Poggiardo-Sanarica, il passaggio a livello, situato proprio nel centro abitato di Sanarica, sarebbe rimasto bloccato e, presumibilmente, con le sbarre alzate, con conseguenze inimmaginabili per la circolazione stradale. Qualcuno l'altra notte si era sognato di sradicare 300 metri di cavo elettrico di rame bello spesso, che poi ha causato il disservizio ferroviario. Valore del rame 500 euro.

Ora, un pizzaiolo 29enne, Salvatore Toma, e uno studente di 17 anni, D.R. le sue iniziali, tutti e due di Poggiardo ed entrambi già noti alle forze di polizia, sono nei guai perché dovranno rispondere di ricettazione. Per loro, al momento, non è imputabile il furto del cavo di rame che ha causato il disservizio ferroviario, ma qualche spiegazione su come si trovassero tra le mani il materiale rubato, sì.

Questo secondo quanto emerso da un'operazione lampo condotta dai carabinieri della stazione di Poggiardo e dai colleghi della stazione temporanea di Santa Cesarea Terme, i cui particolari sono stati resi noto nell'ambito di una conferenza stampa tenuta in mattinata presso il comando provinciale di Lecce.

Quando ieri mattina Antonio Atzori, l'operatore tecnico delle Sud-Est, si è accorto del malfunzionamento del passaggio a livello e quindi del furto del cavo di rame, non ha perso tempo ed ha denunciato tutto ai carabinieri.

Le indagini avviate immediatamente dai militari, hanno consentito di individuare, in località "Spinelle", nelle campagne di Poggiardo, il cavo elettrico che era stato rubato la notte precedente, ormai ridotto ad una matassa data alle fiamme con lo scopo di sciogliere la guaina per ottenere così il cavo di rame senza la copertura di plastica, lavoretto che consente poi una quotazione più proficua nell'affollato mercato nero del metallo.

Individuata la zona, i carabinieri si sono appostati e per non dare all'occhio hanno indossato abiti di comuni braccianti. Ed hanno pazientemente atteso. Fino a quando, intorno alle 18.30 di ieri sera, i due sono giunti sul posto a bordo di un ciclomotore con lo scopo di recuperare il rame, ripulirlo e nasconderlo dietro un muretto a secco qualche decina di metri più in là.

Ma prima che la coppia si allontanasse, sono stati fermati dai "braccianti" ed accompagnati presso la stazione dei carabinieri di Poggiardo. Il materiale, non coperto di assicurazione, è stato poi riconsegnato all'operatore tecnico della Sud-Est che aveva sporto denuncia del furto.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Furto dei cavi e passaggio a livello in tilt, arrestato

LeccePrima è in caricamento