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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Galatina

Cambio della guardia al 61° Stormo, il comando al colonnello Conserva

Il passaggio di consegne nell’aeroporto militare “Cesari”, alla presenza del generale di squadra aerea Silvano Frigerio, che ha ricordato le nuove sfide dell'Aeronautica in un momento storico molto fluido

GALATINA – Il 61° Stormo di Galatina ha da ieri un nuovo comandante. Si tratta del colonnello Vito Conserva, che prende il posto del colonnello Filippo Nannelli. Il passaggio di consegne s’è svolto presso l’aeroporto militare “Fortunato Cesari”, alla presenza del generale di squadra aerea Silvano Frigerio, comandante delle Scuole dell’Aeronautica militare /3a Regione aerea di Bari, da cui il reparto salentino dipende.

Il Colonnello Nannelli lascia l’incarico dopo due anni di intenso lavoro. Durante la cerimonia, ha ripercorso i momenti più significativi del suo mandato, esprimendo sincera gratitudine verso gli uomini e le donne del 61° Stormo. “Mi emoziona pensare a quante cose abbiamo fatto insieme e a quanto sia stato fondamentale ogni vostro singolo contributo”, ha sottolineato nel suo discorso di commiato, definendo il reparto aeronautico salentino “non uno Stormo operativo, ma certamente tra le realtà più operose della nostra Forza armata”. Nannelli ha poi voluto ricordare il motto che, in qualche modo, sintetizza la storia e la missione della Scuola di volo di Galatina: “Al servizio del Paese, con la tradizione nel cuore, l’innovazione nella mente e lo sguardo sempre rivolto al futuro!”.

Il colonnello Vito Conserva, nuovo comandante, è nato a Grottaglie nel 1976. Nel saluto di presentazione, si è detto onorato ed entusiasta di essere stato chiamato alla guida di un reparto che “rappresenta l’eccellenza nel campo della formazione e dell’addestramento al volo dei piloti italiani e stranieri ed è un patrimonio inestimabile per il Paese, costituito, oltre che da mezzi, sistemi e infrastrutture, soprattutto da peculiari capacità umane e professionali, da valori saldi, e da tradizioni consolidate”.

I momenti salienti

Il generale Frigerio, prendendo parola, ha ringraziato il colonnello Nannelli per la quantità e lo spessore dei risultati conseguiti. “In occasione della ritualità di questa cerimonia di avvicendamento, che sottende il principio fondante delle istituzioni militari, ovvero la continuità nel cambiamento, a voi ufficiali, sottufficiali, militari di truppa e personale civile dello Stormo desidero rivolgere il mio personale apprezzamento per l’elevata professionalità che avete costantemente espresso nelle attività condotte sotto l’attenta e puntuale guida del colonnello Nannelli”, ha voluto sottolineare. 

“Quale comandante delle scuole dell’Aeronautica militare – ha aggiunto il generale –, vorrei evidenziare la fondamentale funzione che questo reparto ha per la formazione dei frequentatori che qui affrontano un impegnativo ed intenso iter addestrativo al fine di conseguire il brevetto di pilota militare. Un reparto che è divenuto un punto di riferimento nell’addestramento al volo non solo in campo nazionale, ma anche in quello internazionale. Basti pensare che dalla sua costituzione, ormai più di 75 anni fa, ad oggi la Scuola ha rilasciato quasi 9mila brevetti di pilota militare agli allievi dell’Aeronautica militare, delle altre Forze armate ed a quelli di oltre 20 Paesi di quattro continenti, a testimonianza della qualità e della validità dell’offerta formativa, della competenza e della professionalità del personale”. 

Rivolgendosi, poi,  al colonnello Conserva, Frigerio ha aggiunto: “Il futuro ci prospetta scenari sempre più complessi ed in continua evoluzione, sfide imprevedibili cui dobbiamo rispondere; ciò impone un miglioramento continuo in ogni settore, al fine di proseguire la crescita identitaria e capacitiva dell’Aeronautica militare, quale componente irrinunciabile dello strumento militare nazionale. Per fare ciò, dobbiamo continuare con determinazione ad investire sul capitale umano, unico vero abilitante degli effetti del Potere aerospaziale, attraverso la formazione e l’addestramento, in particolare per noi quello al volo, che deve risultare costo/efficace e sostenibile nel lungo periodo, oltre che finalizzato all’impiego di sistemi d’arma di quinta generazione in operazioni multi-dominio”.

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