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Cronaca Galatone / Via Luigi Cadorna

Ferita con fuoco e coltellate, stazionaria in ospedale. Abitazione sequestrata

Le ustioni hanno interessato soprattutto testa e collo, più che il volto. E i fendenti non hanno leso organi vitali. Il marito della giovane galatonese ancora ricercato

GALATONE – Una donna ricoverata in un letto d’ospedale, un uomo in fuga chissà dove e una città divisa fra rabbia e stupore per una vicenda che, solo grazie alla reazione di fuga della stessa vittima, non si è trasformata in una tragedia.

Dopo l’intervento chirurgico subito nella notte presso l’ospedale “Antonio Perrino” di Brindisi, restano stazionarie le condizioni della 32enne galatonese ferita dal marito, suo coetaneo, marocchino d’origine. L’alcool che le sarebbe stato versato sui capelli, per poi l’uomo appiccare le fiamme con un accendino, sembra che abbia ferito la cute soprattutto sulla testa e sul collo, più che sul volto (pari a una porzione del 30 per cento circa della parte superiore del corpo). Il che lascia ipotizzare che l’uomo possa aver agito cogliendo la moglie di sorpresa, magari di spalle, o che lei abbia reclinato d’istinto il capo, per proteggersi, una volta colte le terribili intenzioni.

E non è tutto. Buona parte delle preoccupazioni dei sanitari erano, almeno inizialmente, legale anche ad altre ferite riportate, una sul fianco destro e l’altra alla pancia, all’altezza dell’ombelico, inflitte, si presume, utilizzando un’arma da taglio. Ad ogni modo, sembra che la lama non sia affondata al punto tale da ledere organi vitali. Ed è l’unica notizia positiva di una storia agghiacciante. Insomma, si può essere moderatamente ottimisti circa il decorso, ma con le ustioni occorre sempre molta cautela e dunque servirà ancora tempo, considerando che sono di terzo grado. 

Sulla vicenda sono serrate le indagini dei carabinieri della stazione di Galatone e della compagnia di Gallipoli. L’abitazione in cui abita la coppia, fra via Cadorna e via Cellini, è stata posta sotto sequestro dopo i sopralluoghi della scientifica, che ha raccolto elementi per le indagini. Ma, intanto, per prima cosa occorrerebbe sapere dove sia finito il 32enne marocchino, il quale, arraffate le chiavi della Lancia Y della moglie e un borsello contenente denaro, è subito scappato, a quanto sembra, in direzione di Nardò. Poi, si è come volatilizzato. Qualcuno ne sta coprendo la fuga?

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Come da prassi, le ricerche si sono allargate, non interessando più soltanto Galatone e dintorni, ma praticamente tutto il suolo nazionale. Stazioni ferroviarie, porti e aeroporti sono stati avvisati, qualora il 32enne stesse cercando di allontanarsi dalla Puglia o, addirittura, espatriare.

Cosa sia accaduto di preciso, quale sia stato il motivo scatenante di una lite degenerata in un’aggressione di particolare ferocia (e che per fortuna s’è consumata lontana dagli occhi dei due figli della coppia), al momento non è dato sapersi, ma era piuttosto noto nella cerchia familiare e delle amicizie che i rapporti, fra i due, non fossero idilliaci, tanto che l’uomo era stato anche già indagato per maltrattamenti in famiglia. A ciò si possono aggiungere anche altri episodi particolari, come un tentativo di suicidio dell’uomo stesso, con tanto di videochiamata (fu poi salvato in extremis, sotto il periodo di Natale).

L’aggressione è avvenuta ieri pomeriggio e la donna è riuscita a scappare, ferita, correndo verso casa della madre, che dista poche decine di metri da quella della coppia. Da lì è nata la richiesta di soccorso al 118, dopodiché sono intervenuti anche i carabinieri. La donna, a causa delle ustioni, è stata portata all’ospedale di Brindisi, per la presenza del Centro specializzato, per poi, però, essere subito trasferita in Rianimazione, intubata, e operata.

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