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Cronaca Galatone / Via XX Settembre

Rosso al passaggio a livello, resta sui binari fra le sbarre: le sfonda con l'auto

Colta dal panico una donna di Nardò si è messa in salvo così, sfruttando la stazza del Land Rover. Ma dopo è stata denunciata

GALATONE – Una vicenda che sfiora l’incredibile, ad alta tensione e dal sapore quasi da set cinematografico, quella che arriva da Galatone. Un episodio che s’è registrato alcuni giorni or sono. E se fatale, si sa, può essere passare con il semaforo rosso a un normale incrocio cittadino (mai cadere in tentazione per guadagnare qualche minuto sulla tabella di marcia), figurarsi farlo in mezzo alle sbarre del passaggio a livello che, nel frattempo, si chiudono. Da un lato e dall’altro. Una vera e propria trappola.

E’ successo a C.C.T., una donna di 53 anni di Nardò che si trovava in quel momento, come detto, nella vicina Galatone. Ebbene, al passaggio a livello di via XX Settembre, laddove i binari corrono paralleli per un tratto con la strada provinciale 90, è passata con il semaforo rosso, ma non ha fatto a tempo a varcare la seconda sbarra, che nel frattempo si era già chiusa. Così, s’è ritrovata sui binari,  con il fischio nelle orecchie ad annunciare il prossimo arrivo di un treno. Deve aver avuto un suono davvero molto, molto sinistro.

Meglio a volte avere il "macchinone"

Il teatro romano, mutuandolo dalla tragedia greca, per sbrogliare situazioni talmente spinose da apparire quasi irrisolvibili, usava l’escamotage del deus ex machina, la divinità calata sulla scena dall’alto, con un marchingegno rudimentale. Aveva il compito di risolvere tutti i guai. In questo caso, il deus ex machina è stata proprio… la macchina. Già, perché è stata una di quelle circostanze in cui è tornato molto utile proprio il modello di auto. Un conto è trovarsi in una scatola per sardine come la vecchia Fiat 500, un altro in una sorta di astronave Enterprise come un Land Rover.

Ha sfondato la sbarra proseguendo la marcia

Così, il macchinone ha assecondato la reazione di lotta e l’istinto di sopravvivenza della donna, che ha proseguito la marcia, sfondando la barriera e mettendosi in salvo. E poco dopo sono arrivati sul posto polizia locale, vigili del fuoco, protezione civile e carabinieri. Tutto è bene quel che finisce bene, insomma. Anche se i carabinieri hanno dovuto fare freddamente il loro mestiere. E oltre alle contravvenzioni per aver violato il codice della strada, è scattata una denuncia per danneggiamento. 

Un caso simile di recente dentro Maglie

A ben guardare, non è la prima volta che accadono fatti simili. Era già successo a Maglie, ai primi di aprile. In quel caso, le chiamate ai carabinieri avevano permesso di fermare per tempo il convoglio in arrivo delle Ferrovie Sud Est in arrivo. Ma l'automobilista di turno, un 69enne, invece di ringraziare per l'intervento salvifico e ricevere in silenzio le inevitabili multe, si era pure messo a inveire contro carabinieri e polizia locale. E anche in quel caso, sono scattate le denunce.

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