“Fondi per l’Ucraina”. Ma sono truffatrici e le svaligiano l’abitazione
L'episodio è avvenuto nel centro di Galatone. Vittima, un'anziana. Due donne si spacciano per benefattrici, ma sono in cerca di soldi e monili da derubare. Indagano i carabinieri
GALATONE – Occhio alla truffa. Si rischia di accogliere in casa persone solo in apparenza perbene, che sostengono di essere dedite a una buona causa, per ritrovarsi poi alleggeriti di denaro e monili.
È quanto accaduto a una donna anziana e che abita da sola, nel centro di Galatone. Per ora, un singolo caso accertato e per il quale è stata sporta denuncia presso la stazione dei carabinieri. Ma non è improbabile che altri episodi siano avvenuti (solo tentati o magari anche già consumati), con modalità simili, in diversi comuni della provincia.
La guerra in Ucraina è, in questo caso, il “ritornello” portato avanti da due donne, abili truffatrici. Si spacciano per persone che stanno raccogliendo fondi per aiutare donne e bambini in difficoltà, in fuga da città martoriate dai bombardamenti dell’esercito russo. E, se riescono a fare breccia nei cuori delle persone più malleabili, usando le parole giuste, s’intrufolano nelle abitazioni e sono in grado, con rapidità, di dare occhiate in giro, aprire cassetti e trovare oggetti preziosi e soldi. Tutto in pochi minuti.
Grossomodo, è quanto accaduto a una malcapitata anziana che abita in via Enrico Toti, quindi in una zona centrale di Galatone. In questi casi, la tecnica è la stessa adoperata in mille altre situazioni, con le varianti del caso. Mentre una donna tiene a bada la vittima, incalzandola di parole, la complice perlustra gli ambienti a caccia di gioielli e denaro. E sembra che in questo caso, qualcosa le due abbiano racimolato.
La storia ha fatto bene presto il giro del paese, anche sospinta da messaggi su Whatsapp, per mettere tutti in guardia. Forse anche per questo, dopo essere state viste l’ultima volta nei pressi della Villa comunale, le due “benefattrici” si sono volatilizzate.
Questo tipo di truffe sono ormai veri e proprio classici. Cambiano solo gli “abiti di scena” indossati dagli attori di turno. A volte funzionari dell’Inps, altre volte addetti dell’Enel, persino impiegati comunali, tutti impostori - spesso ben vestiti - arrivati per sollevare qualche questione, con la scusa di entrare in casa e poter perlustrare e derubare.
La beneficenza, di solito, è però fra le leve giuste, specie al cospetto di persone di una certa età. Il conflitto attuale offre un’occasione unica, con le immagini disturbanti e sconvolgenti che arrivano dalla vicina Ucraina e il desiderio di tanti di dare un piccolo contributo umanitario. Ed è bene che di certe vicende si parli, perché è dalla conoscenza che nasce la prevenzione.