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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Gallipoli

Si barrica in casa minacciando armato la convivente del padre

Notte di terrore a Gallipoli. Arrestato un 31enne. Non accettava di dover assistere la donna, anziana e in carrozzina. Lunga mediazione dei carabinieri, dopo due ore s'è consegnato

GALLIPOLI – C’è voluta una lunga, estenuante trattativa, protrattasi fino alle prime ore del giorno, per convincere quel giovane di 31 anni a desistere da ogni intento e consegnarsi ai carabinieri. Barricatosi in casa, avrebbe minacciato con un coltello la convivente del padre, una donna molto anziana, di 89 anni, per giunta costretta sulla sedia a rotelle. Una vicenda delicata, solo l’ultima e la più grave di una serie di episodi già noti ai militari, anche se in precedenza le questioni si sarebbero grossomodo sempre fermate a violente liti in famiglia.

Ma ieri notte, no. Si è andati oltre. La lite è degenerata e così, armatosi di un coltello, il 31enne avrebbe tenuto l’anziana sotto scacco, impossibilitata in ogni modo a difendersi o anche solo a fuggire, vista la grave disabilità di cui soffre. Tanto più che il padre del giovane nel frattempo era riuscito ad allontanarsi, impossibilitato anch’egli a contenere la furia del figlio.   

Tutto è accaduto a Gallipoli, in una zona centrale. E le urla e le accorate richieste d’aiuto dell’anziana hanno attirato anche l’attenzione di alcuni passanti, ancora in strada, nonostante mancasse circa mezzora alle 4 del mattino. Così, diverse sono state le telefonate a 112 e 113 e sul posto sono arrivati i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia e, poco dopo, anche una volante del Commissariato di polizia.   

Le forze dell’ordine devono aver ritenuto che entrare con la forza nell’appartamento dovesse essere solo l’ultima delle opzioni, perché c’era il forte rischio che realmente il giovane potesse ferire l’89enne. Così, si è provata la strada della mediazione e per farlo è intervenuta direttamente la comandante della Compagnia di Gallipoli, capitano Beatrice Casamassa. È stata lei, parlando per almeno due ore con il 31enne, a convincerlo ad arrendersi. Alla fine, il giovane è uscito e si è consegnato ai militari che l’hanno condotto in caserma e, sentito il pubblico ministero di turno, arrestato e trasferito in carcere. Per fortuna, a parte il forte choc, l’anziana non ha subito violenze.  

Le motivazioni dietro a questa storia erano già conosciute dai carabinieri. Il 31enne, dopo la morte della madre, si sarebbe lamentato a più riprese e con toni sempre più accesi di dover assistere la nuova convivente del padre, considerando la grave disabilità e l’età che evidentemente non le consentono di godere di autonomia. E a un certo punto, il rifiuto della situazione è esplosa in pura rabbia, dalle conseguenze imprevedibili se non ci fosse stato un intervento così risoluto.  

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