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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Conflitto a fuoco dopo la rapina: attestazioni per i due carabinieri coinvolti

Il generale Claudio Vincelli, comandante della legione di stanza in Puglia, ha incontrato i due militari che il 6 febbraio inseguirono, con la vettura crivellata di colpi, i malviventi che avevano preso d'assalto un'agenzia assicurativa

LECCE – L’ultimo si è costituito alle 13 di lunedì scorso, assistito dai propri legali, nelle mani dei carabinieri del nucleo investigativo di Lecce. Ma, prima di Fabrizio Maniglia, 46enne, erano stati assicurati alla giustizia, nell’ordine, Alessandro Aprile, di 35 anni,  Vincenzo De Benedictis, 33enne, e Antonio Ape, di 45 anni. Tutti residenti a San Cesario di Lecce, centro dal quale, il 6 febbraio, si erano recati nella vicina Lequile a bordo di una Fiat Uno per assaltare a colpi di fucile e pistola un’agenzia assicurativa.

Ma il loro arrivo aveva destato sospetti in alcuni passanti e, a colpo portato a segno, i tre che  erano entrati nella filiale seminando il panico, avevano trovato al di fuori dalla filiale, oltre al loro sodale che si trovava all’interno di una Fiat Uno rubata il giorno prima, anche una pattuglia dei carabinieri della stazione di San Pietro in Lama, coordinati dal maresciallo Giovanni Gabriele. Ne era scaturito un conflitto a fuoco: la Grande Punto dei militari era stata letteralmente crivellata di colpi. Il successivo inseguimento si era concluso con il ferimento di un membro della banda – poi sottoposto ad operazione chirurgica e piantonato - e la fuga degli altri.

Su quel pomeriggio di fuoco ieri è arrivato il sigillo del comandante della legione carabinieri Puglia, il generale Claudio Vincelli che ha incontrato i due uomini dell’Arma coinvolti nel concitato episodio. Particolare lode per la lucidità e il sangue freddo dimostrati in quell’occasione dai carabinieri che hanno evitato di rispondere al fuoco fino al momento in cui la tentata fuga dei malviventi si consumava all’interno del centro abitato di Lequile. Una circostanza che non era sfuggita nemmeno al comandante generale, Leonardo Gallitelli, che già nelle ore successive alla sparatoria aveva parlato al telefono con i due militari per assicurarsi rispetto alla loro condizioni fisiche.

DSC_3959-2Vincelli ha espresso la soddisfazione di tutta la scala gerarchica, a partire da quella del generale di corpo d’armata Franco Mottola, comandante interregionale carabinieri “Ogaden”, ed ha consegnato agli interessati la personale attestazione di Gallitelli prima di incontrarsi con il procuratore della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta e con il sostituto Carmen Ruggiero che ha coordinato le indagini.

La visita del comandante della legione di stanza in Puglia è stata anche l’occasione per manifestare l’apprezzamento della costante professionalità dimostrata dagli uomini del nucleo investigativo di Lecce, diretto dal capitano Biagio Marro, nel corso di più eventi verificatisi in provincia di Lecce e la particolare capacità ad integrarsi operativamente con le compagnie territoriali e le stazioni dei carabinieri diffuse su tutto il territorio.

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