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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Via Guglielmo Oberdan

Intimidazione al titolare di un noto bar: testa di capretto appesa all'auto

Intorno alle 9 di questa mattina, un 37enne leccese, proprietario del "7di7", ha trovato una busta appesa allo specchietto laterale della sua auto, parcheggiata in via Oberdan. All'interno la testa di un animale. Sul posto gli agenti di polizia

LECCE – Il destinatario del “messaggio” se n’è accorto solo questa mattina, scendendo da casa, intorno alle 9. Benedetto Spagnolo, commerciante leccese 37enne (da tutti noto con il nomignolo di Benny), ha rinvenuto appesa a uno degli specchietti retrovisori della sua auto, una busta contenente una testa di capretto mozzata. Un macabro quanto inquietante “avvertimento”, o forse solo uno scherzo di pessimo gusto, che per ora non trova un movente. 

L’auto, una Toyota Yaris, era posteggiata proprio sotto casa, uno stabile nel tratto iniziale di via Gramsci, proprio all’incrocio con viale Japigia. Benny Spagnolo, che proviene da una famiglia di imprenditori, è conosciuto a Lecce per essere il titolare di un bar sotto la Galleria Mazzini frequentato soprattutto da giovani, nel tratto di via Oberdan. E’ il “7 dì 7”, un locale che non dista dunque molto dalla sua abitazione. 

Al giovane commerciante non è rimasto altro da fare che chiamare il 113. Sul posto, per il primo intervento, si sono dirette le volanti di polizia della questura. Poi, sono intervenuti gli investigatori della squadra mobile, cui sono state delegate le indagini, e la scientifica per i rilievi. Il reperto risulta in ottimo stato. Gli ignoti, dunque, si sono procurati la testa del capretto molto di recente. La squadra mobile ha informato del caso la Procura e il giovane, nelle ore successive, si è recato presso gli uffici della questura per sporgere denuncia. 

Anche se non c’è alcun collegamento diretto sul piano investigativo, colpisce la circostanza che un fatto praticamente analogo si sia verificato nel febbraio del 2014, quando il dipendente di uno show-room di vini dell’imprenditore Gilberto Maci, sito all'angolo tra via Japigia e via Benedetto Croce (la parallela di via Gramsci), trovò pendente della grata della saracinesca una busta con dentro interiora di animale e una testa di agnello. Solo pochi giorni prima una tanica di benzina era stata posata ai piedi di una colonna.

Nel caso odierno la polizia, come sempre, cercherà eventuali tracce del passaggio dei malviventi fra le telecamere delle attività commerciali vicine. Per il momento, non sembra che vi siano testimonianze dirette del loro passaggio. Quindi non è chiaro nemmeno se la busta sia stata lasciata nel corso della notte o alle prime luci dell'alba.

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