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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Inchiesta “Ghost Wine” sul vino adulterato: in 60 al banco degli imputati

Rinviate a giudizio al termine dell’udienza preliminare 11 aziende e 49 persone. Disposto il proscioglimento di un solo imputato e stralciata la posizione di una società. Il processo si aprirà il 2 novembre

LECCE - Si aprirà il prossimo 2 novembre dinanzi ai giudici della prima sezione collegiale del tribunale di Lecce il maxi processo nato dall’inchiesta denominata “Ghost Wine” (vino fantasma) su un giro d’affari con la vendita di vino “manipolato” con sofisticate tecniche. Sono in tutto 60 gli imputati rispetto ai quali, ieri, la giudice Giulia Proto ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura, disponendo il proscioglimento solo di Susanna Calò, 37 anni, di Copertino (difesa dagli avvocati Francesco Vergine e Giuseppe Fornari).

Al vaglio dei giudici ci sarà la posizione di: 11 aziende (quella di un’altra società, Casa vinicola Botter Carlo & C. Spa con sede legale e stabilimenti a Fossalta di Piave, a Venezia, con uffici, magazzino e stabilimento a Salice Salentino, fu stralciata in considerazione della richiesta di patteggiamento); di 49 persone, su una delle quali, gli inquirenti indagarono in un altro procedimento, poi riunificato a questo in sede di udienza preliminare.

Si tratta di Cataldo Lobascio, 40 anni, di Corato (Bari), che in qualità di ispettore in Puglia per il settore Aceto Balsamico di Modena Igp per conto di un ente certificatore, dal 2015 al 2019, avrebbe attestato falsamente l’esito positivo delle verifiche in merito a elevati quantitativi di prodotti sofisticati, adulterati, contraffatti, agevolando, in cambio di denaro, in particolar modo alcuni imprenditori:  Luigi Ricco, 58, di San Ferdinando di Puglia, Rocco Antonio Chetta, 67enne, di Lequile, Simone Nestola, 37, di Copertino, dipendente della Cib Industry e stretto collaboratore di quest’ultimo.

Oltre a questi, il pubblico ministero Donatina Buffelli, il magistrato titolare delle indagini condotte con i carabinieri del Nas, ha ottenuto il rinvio a giudizio anche di: Antonio Domenico Barletta, 59, di Lecce, il funzionario dell'Icqrf (Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti, organismo che fa capo al ministero delle Politiche agricole e alimentari), tra gli 11 arrestati nel luglio del 2019, con l’accusa di aver agevolato gli imprenditori nelle pratiche, omettendo controlli e avvisando di ispezioni; Tommaso Vantaggiato, 43, di Racale; Antonello Calò, 67, di Copertino; Giuseppe Caragnulo, 61, di San Donaci; Vincenzo Laera, 41, di Mesagne; Pietro Calò, 29 anni, di Copertino; Giovanni Luca Calò, 53, di Lecce; Cristina Calò, 58, di Copertino; Vincenzo Morrone, 34, di Cesa (in provincia di Caserta); Santo Aimone, 68 anni, di Sant’Antimo (a Napoli); Giovanni Aimone, 37, di Sant’Antimo; Vincenzo Bevilacqua, 43, di Capaccio Paestum (in provincia di Salerno); Rosario Aurigemma, 61, di Pontecagnano Faiano (a Salerno); Giuseppe De Bari, 58, di Molfetta; Nicola Suglia, 58, di Noicattaro (Bari); Giovanni Tornese, 32 anni, di Copertino; Stefano Troncone, di 42, di Veglie; Simone Caragnulo, 26, di San Donaci; Daniela Gravili, 45 anni, di Cellino San Marco, (omonima della nota sommelier di Roma e salentina d'adozione); Antonio Caragnulo, 59, di San Donaci; Salvatore Mazzotta, 57, di Trepuzzi; Renato D’Auria, 56, di Ortona (in provincia di Chieti); Cosimo Campanella, 39 anni, di San Pietro Vernotico; Dario Bardi, 34 anni, di Cellino San Marco; Oronzo Pezzuto, 39, di Surbo; Antonio Ilario De Pirro, 54, di Nardò; Antonio De Iaco, 66 anni, di Felline (frazione di Alliste); Michele Brattoli, 71 anni, di Trinitapoli; Bruno Lucio Damiani, 65, di Trinitapoli; Fabio De Pirro, 58, di Collemeto (frazione di Galatina); Francesco Libertini, 58, di Merine (frazione di Lizzanello); Roberta Elisabetta Trande, 53, di Lecce; Giacomina Tavani, 44, di Lizzanello; Marta Abbracciavento, di 41, di Lecce; Francesco Ciotola, 64, di Cutrofiano, ma domiciliato a Roma; Antonio D’Oro, 51, di Bonito (Avellino).

E ancora: Giuseppe Dell’Aversana, 43enne, di Orta di Atella (Caserta); Marinella Carcagna, 53, di Lecce; Alessandro Botter, 49 anni, di Jesolo (Venezia); Arnaldo Botter, 85 anni, di San Donà di Piave (Venezia); Salvatore Ditta, 61, di Campobello di Mazara (Trapani); Dolores Grassi, 69, di Lequile; Rosa Penza, 50, di Barletta; Pasquale Casto, 60, di Cerignola e residente in Bulgaria; Antonio Bruno, 69, di San Ferdinando di Puglia (Foggia).

Quanto alle società coinvolte, si tratta di: Agrisalento Srl a Copertino; Enosystem Srl, anche questa con sede legale e stabilimento vinicolo sempre a Copertino; Megale Hellas Srl con sede legale a San Pietro Vernotico e depositi nello stesso comune e a Guagnano, Campi Salentina, Salice Salentino, Manduria, Mesagne, San Pancrazio Salentino, Cellino San Marco; la società agricola Chora Ss a San Donaci; Cib Industry Srl con sede legale a Roma; la Ccib Food Industry Srl con sede legale a Roma; Cib Food Industry Srl con sede legale a Lequile; Bevande Concentrati Succhi e Zuccheri Srl, in liquidazione (già Cib srl, Compagnia Italiana Bevande), con sede legale a Roma; Gc 1916 Srl con sede legale a Lequile; Gestione Partecipazioni Societarie Srl con sede legale a Roma; Psg Partecipazioni Societarie Gestite Srl, con sede legale a Roma.

Le accuse contestate, vario titolo, sono quelle di associazione a delinquere, falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico e in registri informatizzati, frode nell’esercizio del commercio, vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine, contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari, riciclaggio e autoriciclaggio, gestione di rifiuti non autorizzata.

La difesa è composta dagli avvocati: Francesco Vergine; Stefano Chiriatti; Roberto D’Ippolito; Massimo Manfreda; Donata Perrone; Riccardo Giannuzzi; Giuseppe Stellato; Vincenzo Motti; Angelina Quagliano; Michele Laforgia; Rolando Marchionna; Fiorindina De Carlo; Anna Centonze; Amilcare Tana; Francesca Conte; Luigi Rella; Mario Urso; Ladislao Massari; Massimo Pagliaro; Gabriella Micheli; Marta Centonze e Luisa Pesce.

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